Il mistero friulano dei Catari nel romanzo di Paolo Morganti
Dopo una ricerca durata due anni, lo scrittore friulano Paolo Morganti torna con uno dei suoi celebri romanzi storici, ambientati in un misterioso Friuli del 1500.
Lasciati temporaneamente gli altri suoi personaggi letterari, da ieri torna in libreria con l'attesissimo 'L'eretica' (Morganti editori, 368 pagine, 19 euro), ambientato nel clima culturale e politico della Riforma protestante in Friuli, ma la sua attenzione si concentra su un'altra, e più antica eresia: quella dei Catàri cristiani.
Le migliaia di lettori che lo seguono, e che attendevano le nuove 'avventure' del pievano pre Michele Soravìto e dello speziale Martino, avranno di che sfamare la loro sete di misteri.
Ecco, brevemente la storia:
Friuli, Carnia 1535.
L’alchimista Martino vive con la moglie Mèliga e il loro figlioletto in un borgo ameno della Carnia. Dopo anni tribolati, in cui si è dedicato con l’amico pre’ Michele Soràvito a far luce su eventi in cui la verità della Fede si mescolava a verità soprannaturali, si trova nuovamente coinvolto in un mistero.
Anna, amica d’infanzia della moglie, da notizia di sé a Mèliga attraverso delle carte manoscritte che ha lasciato alla pieve di San Pietro a Zuglio.
La donna, sparita quindici anni prima, rientra nella vita dell’amica impegnandola in un lungo viaggio, assieme al marito e a fidati amici. Si unisce a loro anche pre’ Michele, coinvolto da un’astuta macchinazione della stessa Anna, perché porta il nome dell’Arcangelo.
Durante il viaggio a cavallo, che avrà per tappe Zuglio, Spilimbergo, Majano, Gemona, Basovizza e Nonta, tappa dopo tappa scopriranno che Anna non è più una semplice popolana: è in fuga continua per scampare alla morte. È diventata una donna colta e un’infallibile bibliomante, in grado di operare vaticini traendo le risposte da libri ispirati. Mano a mano che procedono nella ricerca, incontreranno coloro che custodiscono, su ordine di lei, messaggi rivelatori, oscuri e sacri oggetti e informazioni riguardanti eretici bogomili e catari, che Chiesa, imperatori e re credevano d’aver sterminato.
NOTE SULL'AUTORE
Paolo Morganti è un lettore onnivoro e uno scrittore poliedrico.
Ha all’attivo romanzi storici ambientati nel Friuli del 1500, gialli paranormali con atmosfere contemporanee, romanzi ironici e oltremodo romantici che hanno fra i protagonisti un cane, e racconti dedicati alle figure di miti e leggende regionali.
È curatore e apprezzato traduttore per la collana Chestertoniana, dedicata alle opere di narrativa dello scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton, di cui è indefesso ammiratore.
Per chi desidera scrivergli: paolo@morgantieditori.it