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Festa a "Grado Giallo", tra la premiazione a Selleri e ospiti illustri

All'Isola del Sole si sono visti Tullio Avoledo, Veit Heinichen, Massimo Carlotto e Paolo Flores D'Arcais. Oggi ci saranno Lorenza Bellé, Francesco Altan, Diego Zandel e l'atteso appuntamento con i carabinieri dei RIS

Seconda giornata per la V edizione di “Grado Giallo”, il festival letterario dedicato al genere giallo-noir in programma fino a oggi sull’isola di Grado. Organizzato dal Comune di Grado in collaborazione con il Dipartimento di storia e culture dell’Università degli Studi di Trieste, il festival è abbinato alla prima edizione del Premio Letterario nazionale “Grado Giallo” lanciato dall’editrice Mondadori e dal festival per gli autori di inediti, la cui cerimonia di consegna si è tenuta questa sera al Cinema Cristallo: dalle mani del sindaco di Grado Edoardo Maricchio e alla presenza di Franco Forte, Elvio Guagnini e Veit Heinichen (componenti della super giuria), Aldo Selleri ha ricevuto il primo Premio Letterario nazionale “Grado Giallo”. Copywriter, già professore all'Università degli Studi di Trieste e oggi docente a Milano, Selleri si è aggiudicato il riconoscimento con il racconto “La pistola nello zaino”, mentre Carlo Parri con il romanzo “Il metodo Cardosa” ha ricevuto il Premio Tedeschi.

La giornata del festival è cominciata alle 9.30 nello Spazio Noir, con il focus su “Simenon: dal romanzo d’immaginazione al romanzo puro”, con Graziano Benelli, che ha presentato il percorso letterario del giallista belga. A seguire “Ezio D’Errico: il Simenon d’Italia”: tra l’intervista a Loris Rambelli di Renzo Cremante e le letture appassionate di Tullio Svettini, l’incontro ha sviscerato la produzione dell’autore italiano degli anni ’30 Ezio D’Errico, a cui Rambelli ha dedicato un libro nato proprio all’edizione 2009 di Grado Giallo. Il ciclo di incontri è stato completato da “Gli italiani e Simenon”, conversazione con Maurizio Testa.

Sempre in mattinata “Omaggio a Tabucchi”, sessione in cui si sono alternati Francesco De Nicola e Paolo Flores d’Arcais, introdotti da Elvio Guagnini. Dopo l’introduzione letteraria di De Nicola sul ruolo del giornalista nei romanzi di Tabucchi, Flores D’Arcais ha dipinto un intenso ritratto dell’autore, focalizzandosi sul rapporto critico fra lo scrittore ed il giornalismo contemporaneo. “Il giornalismo è l’antidoto all’opacità del potere”, ha ricordato Flores D’Arcais citando Tabucchi, “e oggi ha perso la capacità di far tornare trasparenti quelle cose che il potere cerca di nascondere”.

Anche i bambini hanno avuto il loro spazio: per l’iniziativa “Sulle strade del giallo con Damatrà”, nel pomeriggio è partito da Udine un viaggio organizzato per bambini e famiglie alla scoperta del festival, articolato in diversi appuntamenti, tra cui i laboratori per piccoli detective animati dalla Cooperativa Damatrà, la visita guidata con Roberta Bressan a Grado in Noir e la “La cena dei misteri con letture e piccoli laboratori riservati ai bambini in abbinamento al menù giallo” al Ristorante Piper.

Nel pomeriggio, un affollato Spazio Noir ha accolto l’intervista del giornalista Alessandro Mezzena Lona (caporedattore cultura de “Il Piccolo” di Trieste) allo scrittore Tullio Avoledo. Esce all’inizio del 2013 il suo nuovo romanzo sull’empowerment dei cinquantenni contro il governo del politically correct e la politica tradizionale. “Sono i numeri 2 3 e 4 che sgobbano nelle aziende e non i manager a mandare avanti il Paese. E se finalmente prendessero il potere?”, ha provocato l’autore.

A seguire Massimo Carlotto a colloquio con il giallista tedesco naturalizzato triestino Veit Heinichen. “Da qualche anno si afferma che il noir è anticipatore della realtà - sancisce Carlotto -, perché molti autori hanno scelto di prendere spunto dalla realtà anziché dalla fantasia. Applicando il metodo investigativo, si fa quello che la stampa non fa più da un pezzo, raccontare le trasformazioni della criminalità, l’unica entità che ha progetto e senso del futuro”.

Nella presentazione a cura di Elvio Guagnini del romanzo “Tu sei il male” (Ed. Marsilio) di Roberto Costantini, l’autore dichiara “il mio è un libro politico. Volevo parlare del mio paese ed ho usato il giallo per farlo”. Il volume è il primo di una trilogia, seguirà presto il secondo capitolo della saga, intitolato “Le radici del male”.

A chiudere la giornata allo Spazio Noir, il giornalista del Messaggero Veneto Domenico Pecile, a Grado per raccontare l’esperienza a Cuba, dove era stato trattenuto dalla polizia e dove era stato inviato dal giornale per intervistare Reiver Rico, detto Tyson, uno dei principali sospettati dell’omicidio dei coniugi Burgato di Lignano Sabbiadoro. Intervistato da Juan Octavio Prenz, Pecile ha risposto: “purtroppo anche attraverso questa esperienza mi sono reso conto che la maggior parte dei delitti è figlia della normalità. Lo sappiamo – ha aggiunto – che molto spesso avvengono entro le mura domestiche. E questo fatto di Lignano non è diverso: un delitto molto più banale delle nostre peggiori fantasie”.

Al Ristorante Trattoria La Darsena si è invece tenuta la seconda “Cena con delitto”, mentre al Cinema Cristallo c’è stato grande entusiasmo e curiosità per lo spettacolo a ingresso libero “Amore noir: ovvero come hanno fatto e fanno l’amore famosi investigatori e famose investigatrici della letteratura”, con Loriano Macchiavelli, Franco Insalaco e Roberto Menabò (alla chitarra), a cura dell’Associazione culturale Giardino Filosofico e Inventificio Poetico.

Oggi il festival comincia alle 10.30 nello Spazio Noir, con “Crimini a Nordest”, un incontro in cui gli autori del territorio incontrano i lettori, con il coordinamento di Leonardo Tognon. Parteciperanno Lorenza Bellè (“Il sangue non mente”, Goliardica Editrice), Francesco Cenetiempo (“Foiba in autunno di Ezio Mestrovich”, Edit-Il Ramo D’Oro), Daria Camilucci (“I demoni di villa Opcina”, Ibiskos), Aurelio D’Andrea (“00.33”, Robin Edizioni), Fabio Piuzzi (“L’enigna del crociato”, Edizioni Segno). 

A seguire ci saranno Marco Giovanetti con l’Antologia del Giallo (Libra ed.) e Francesco Altan con la sua ultima fatica “Il tessitore di incubi” (Minerva Edizioni).

Nella stessa sede, alle 15.30 si terrà il laboratorio teatrale “Un buco nell’acqua” di Marco Giovanetti, con i ragazzi della suola media M. Polo di Grado, diretto da Luisa Venier; alle 16.30 per la serie “Editoria per il Giallo”, conversazione con Stefano Di Marino sul tema “Eros e Spy Story”, poi la presentazione de “Il segno dell’untore” di Franco Forte, a cura di Elvio Guagnini, e del naval thriller “Doppio scacco” di Giulio Calò Carducci. Per chi si vuole cimentare con la scrittura, ci sarà poi l’incontro “Come si scrive un Giallo” con Diego Zandel, in concomitanza con la presentazione del suo libro “Essere Bob Lang” (edizione Hacca). A seguire il focus su “Professione detective”, nell’ambito del quale Franco Forte si soffermerà sul tema “Carabinieri in Giallo” con l’aiuto del colonnello dell’Arma Roberto Riccardi, per poi addentrarsi “sulla scena del crimine” con il medico legale dott.ssa Clara Zuch, il criminologo Augusto Balloni e i tanto attesi RIS di Messina con il tenente colonnello Sergio Schiavone

Alle ore 21, una grande novità per il festival, al Cinema Cristallo con “Radiogiallo” di Carlo Lucarelli: la radio approda a teatro dove gli spettatori, dotati di cuffie, vedranno gli attori muoversi in funzione del microfono e della parola. Spettacolo con D. Ornatelli, A. Quattro, A. Oggioni, L. Testoni, A. Pazzi, E. Molos (produzione Fonderia Mercury).

 

 

 

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