Giorno del Ricordo 2019, tutti gli eventi in programma a Udine
In memoria dei martiri della tragedia delle foibe e di tutti gli esuli istriani, fiumani e dalmati, la città di Udine celebrerà il Giorno del Ricordo 2019 con diversi appuntamenti in programma.
Gli eventi
Gli appuntamenti iniziano martedì 5 febbraio (Cinema Visionario di via Asquini 33), alle ore 20:30, dove sarà proiettato il film Red Land Rosso Istria (2018) diretto, sceneggiato e prodotto da Maximiliano Hernando Bruno. La pellicola racconta della tragedia delle foibe attraverso la vicenda di Norma Cossetto. La proiezione avverrà in contemporanea con altre cento sale cinematografiche italiane e sarà del Centro Espressioni Cinematografiche.
Venerdì 8 febbraio, all’Istituto "B. Stringher" di via Monsignor Nogara, alle ore 8:30 si terrà, alla presenza del sindaco Pietro Fontanini e della Dirigente Scolastica Anna Maria Zilli, la conferenza dal titolo Insegnare il Giorno del Ricordo. Seguirà il saluto da parte di Bruna Zuccolin, presidente dell'Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine. L’incontro sarà arricchito da testimonianze dirette, come quella di Fabiola Modesto Paulon, esule da Fiume, e documenti audiovisivi, come il filmato Esodo, la memoria tradita, pubblicato dall’ANVGD. A chiudere la mattinata, il professor Elio Varutti, che esporrà la relazione dal titolo Insegnare l'esodo giuliano dalmata. L’evento, riservato alle classi quinte dell'Istituto, ai rappresentanti ufficiali del Comune di Udine, ai professori e al personale della scuola è curato dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Provinciale di Udine. Sempre nella giornata di venerdì 8 febbraio si terranno altri due eventi. Alle ore 17:00 nell’Aula T1 della Scuola superiore UniUd di Via Gemona 92, sarà presentato il libro Manlio Tamburlini e l’Albergo Nazionale di Udine di Bruno Bonetti edito da L’orto della Cultura. Interverranno l’autore del libro Bruno Bonetti, Bruna Zuccolin, Presidente dell’ANVCD, e Renata Capria D’Aronco, Presidente Club Unisco Udine. Verranno lette le poesie di Giuseppe Capoluongo sul Giorno del Ricordo. L’evento è a cura dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato Provinciale di Udine e Club Unesco Udine. Mentre alle ore 20:30 (sala parrocchiale della Chiesa di San Pio X in via A. Mistruzzi 1) si terrà la conferenza Giorno del ricordo - Esuli giuliano dalmati. Interverranno don Maurizio Michelutti (parroco di S. Pio X), Bruna Zuccolin (Presidente dell’ANVGD – Comitato Provinciale di Udine), Elio Varutti con la relazione Centomila esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia in transito dal Centro profughi di via Pradamano.
Domenica 10 febbraio alle ore 11.00 (parrocchia Beata Vergine del Carmine di Via Aquileia 63), sarà celebrata la Santa Messa in ricordo dei martiri delle foibe e dei defunti giuliano dalmati. Alle 12:15, al parco “Martiri delle Foibe” (tra Via Bertaldia e via Mancini) si terranno la benedizione del cippo commemorativo, la lettura della preghiera dell’infoibato e la deposizione di una corona di alloro.
Martedì 12 febbraio, alle ore 18:00 (civica biblioteca di Riva Bartolini, in Sala Corgnali), sarà presentato da Romano Vecchiet, direttore Civica Biblioteca, il libro Rosso terra di Mauro Tonino, edito da L’Orto della Cultura. Mauro Tonino è nato a Udine nel 1959 ed è stato sindacalista di livello regionale e nazionale, animatore e presidente di circoli culturali. Attualmente è funzionario presso la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Nel 2016/2017 per l’emittente del nord est Telepordenone, all’interno del telegiornale, ha curato e presentato un ciclo di 39 puntate di approfondimenti storici sulla complessa questione del Confine Orientale 1943 - 1945.
Mercoledì 27 febbraio alle ore 18:00 (sala Corgnali della Civica Biblioteca in Riva Bartolini) Romano Vecchiet terrà la presentazione del libro La veglia di Ljuba di Angelo Floramo, edito da Bottega Errante. Il libro racconta la figura e la vita intensa di Luciano Floramo (1931-2013), sindaco di San Daniele del Friuli, padre dell'autore: un uomo, esule più per vocazione che per destino e fuori dagli schemi, che diventa lo spunto per narrare la storia del Novecento lungo il confine tra Italia e Jugoslavia.