Il Caffè dei Libri, Giorgio Terruzzi presenta "Quando ridi"
Il giornalista sportivo di Mediaset Giorgio Terruzzi presenta al Caffè dei Libri di Udine il suo ultimo libro sulla paternità, "Quando ridi - parole sussurrate a una figlia".
L'autore
“Giorgio Terruzzi è più di un giornalista sportivo, più di uno scrittore. È l’inventore di un nuovo linguaggio: il suo modo sincopato di parlare e scrivere, solo in apparenza dissonante, è diventato uno stile da molti imitato. Nella sua espressione si decifra una musicalità originale e ricercata, figlia della Milano colta e provocatoria, erede di Dario Fo e del cabaret sperimentale, influenzata tanto dalle suggestioni teatrali quanto da quelle di strada. È proprio questa, a pensarci bene, la chiave del successo di Giorgio Terruzzi: la sua capacità di rendere docile e scanzonato il pensiero intelligente, di elevare il lettore e lo spettatore venendolo a prendere a casa sua e portandolo sulle vette del giornalismo. Un linguaggio nuovo, appunto, che ricorda da vicino il cambio paradigmatico che avvenne ai tempi di Fantozzi, e che fa proseliti ogni giorno” (Luca Delmedico).
Il libro
Quando Giulia gli comunica, sbrigativa e spavalda, che andrà a studiare all’estero, il cuore di papa? salta un battito. Sua figlia sembra avviata verso un distacco che non e? pronto ad affrontare. Non ha previsto di essere già a quel punto del copione, non si è studiato le battute. Quindi di fronte a lei inciampa, pronuncia frasi sconnesse, contraddittorie, non trova le parole adatte. E adesso eccolo qui, in un afoso pomeriggio di giugno, a cercarle. Perché se non ha saputo dirgliele, può sempre scrivergliele: le sue parole per lei, quelle che ha provato a consegnarle ogni giorno e che ora ha l’occasione e il bisogno di mettere nero su bianco. Insomma, la grana della loro vita insieme. Parole giuste e sbagliate, impudenti e imprudenti, affettuose e affilate ma sincere: saranno la sua confessione, tutt’altro che postuma, per Giulia; saranno il racconto di una carriera imperfetta, quella di padre, fatta di cadute e di ripartenze; saranno una lettera d’amore alla figlia da parte di un papa? che non cerca ne? perdono per gli errori ne? gratitudine per la dedizione sconfinata. Giorgio Terruzzi ci accompagna in un viaggio intimo nelle terre selvagge della paternità attraverso lo sguardo di un uomo che non si prende mai troppo sul serio e riconosce nelle proprie le contraddizioni di una generazione. Un uomo che sa resistere a tutto ma non al sorriso di sua figlia.