Future Forum 2017, il programma di oggi e domani
Il programma di oggi e domani di Future Forum.
Giovedì 16
vantaggi e svantaggi 2: digitalizzazione, lobbying, innovazione
Nell’immaginario comune digitale è troppo spesso sinonimo di tecnologia, una visione, o una concezione, che fa focalizzare l’attenzione soprattutto su opportunità o rischi determinati dalle tecnologie. Per quanto ciò consenta di prospettare scenari futuri di grande interesse o, talvolta, ansiogeni, questa concezione del digitale appare limitativa, perché non tiene sufficientemente in conto che esso va inteso anche come linguaggio e come processo. Le domande che si pongono, allora, sono: ferme restando le opportunità che possono determinare, quali saranno le conseguenze dei linguaggi e dei processi digitali fra 20 anni? Che ricadute determineranno nell’ambito dei processi di trasmissione del sapere e della formazione e in quelli produttivi e lavorativi? Come si conformeranno la vita quotidiana e i rapporti transgenerazionali? Che mondo si prospetterà agli occhi di ciascuno di noi e quale sarà il punto di equilibrio e sintesi fra libertà individuali e controllo sociale?
ore 10.30
DigiHow. Saperi, vita quotidiana, libertà e processi produttivi nel mondo digitale
Elisabetta Zuanelli – docente di comunicazione digitale a Tor Vergata
Gabriele Giacomini – assessore all’innovazione del Comune di Udine
Francesco Morace – Festival del Futuro Milano
Gabriele Qualizza – Università di Udine
Arturo di Corinto – giornalista e saggista
Bruno Restuccia – fondatore di The Land
Giovanni Boccia Artieri – sociologo e saggista
In dialogo con: Daniele Pittèri – Esperto di culture digitali
ore 12:00
Il nuovo somiglia al vecchio: il futuro non esiste?
Mose Ricci – professore ordinario di Progettazione Architettonica e di Progettazione Urbanistica. Università di Trento
Stefano Parisi – imprenditore e manager, Presidente di Energie Per l’Italia
In dialogo con: Paolo Bracalini – giornalista de Il Giornale
ore 15.30
Ripartire: nuove agende del futuro
Sergio Bolzonello – Vicepresidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e assessore alle attività produttive, turismo e cooperazione
Riccardo Riccardi – Consigliere della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Sergio Arzeni – Presidente Insme
In dialogo con: Omar Monestier – direttore del Messaggero Veneto
start up, imprese, università
ore 17.00
La ricerca della Fondazione Res sull’università italiana (“Università in declino”, 2016) presenta un quadro preoccupante del disinvestimento italiano sull’istruzione terziaria, e le trasformazioni, anche su base territoriale, del sistema. Possiamo definire come e dove si colloca il ranking dell’Università nello scenario della formazione accademica europea e internazionale? E il rapporto tra ricerca e imprese? Una start-up italiana sta sperimentando a Parigi un modello per sollecitare e raccogliere fondi a favore di ricercatori e studiosi.Università, imprese, innovazione: declinazioni del declino?
Gianfranco Viesti – professore ordinario di economia applicata, Università di Bari
Emanuele Ferragina – Sciences Po Paris
Alberto Felice De Toni – Rettore Università di Udine, Segretario CRUI
Lorenzo Zamponi – Ricercatore, Scuola Normale Superiore di Pisa
Enrico Pugliese – imprenditore, Parigi
Davide Luigi Petraz – GLP – Intellectual Property Office
In dialogo con: Claudia Fusani, giornalista de l’Unità
vantaggi e svantaggi 2: digitalizzazione, lobbying, innovazione
ore 18:30
Lobbying all’Italiana: mestiere nuovo o lavoro antico?
Alberto Cattaneo – Cattaneo Zanetto & Co. public affairs, lobbying e political intelligence.
Claudio Velardi – Giornalista professionista. Professore di lobbying e comunicazione politica presso la LUISS “Guido Carli”
Componente del comitato scientifico della Fondazione Italia USA. Fondatore di Reti,società di lobbying, media e public affairs
Lucia Cristina Piu – direttore Confapi Fvg
In dialogo con: Stefano Feltri, Vicedirettore de Il Fatto Quotidiano
Venerdì 17
vantaggi e svantaggi 1: burocrazia, tasse
ore 12:00
La politica fiscale è un tema centrale per lo sviluppo economico e sociale del paese, che bisogna declinare sia in chiave internazionale – stabilendo ad esempio quali regimi fiscali adottare per multinazionali come Google, oppure quale politica adottare nei confronti dei paradisi fiscali -, che in chiave nazionale.
Tasse, bastasse.
Da Google, ai paradisi fiscali, al cittadino.
Francesco Boccia – Presidente della V Commissione (Bilancio, Tesoro, Programmazione)
Michele Carbone – Generale di brigata della Guardia di Finanza
In dialogo con: Stefano Feltri, Vicedirettore del Il Fatto Quotidiano
agricoltura e rural innovation
Il report World Resources Report: Creating a Sustainable Food Future, prodotto da World Resources Institute (WRI), United Nations Development Programme (UNDP) e United Nations Environment Programme (UNEP), rileva che nel 2050 la popolazione mondiale sarà di 9,6 miliardi di persone e che per dare la possibilità di accesso al cibo a tutti avremo bisogno di aumentare del 70% la produzione di cibo. A questa visione di futuro vocata all’iperproduzione e al consumo delle risorse, si contrappone uno scenario di innovazione che genera nuovi modelli di sviluppo improntati alla collaborazione, alla condivisione e al recupero dell’identità sociale e culturale dei territori: dalla rural sociale innovation al fenomeno mondiale dell’Open Source Ecology.
ore 15:30
Coltivare Futuro: l’agricoltura e il cibo come occasione globale di innovazione
sociale
Luigi Corvo – professore di Public Management and Social Economy all’Università di Roma Tor Vergata.
Stefano Liberti – autore del libro “I signori del cibo
Marcin Jakubowski – fondatore di Open Source Ecology
Luca D’Eusebio – Zappata Romana orti e giardini condivisi a Roma.
Adriana Santanocito – Orange Fiber
Alberto Morgante – distretto alimentare di San Daniele, Fondazione San Daniele
Cristian Specogna – Cantine Specogna
In dialogo con: Agostino Riitano – cultural manager e Rosanna Lampugnani – Corriere del Mezzogiorno