Future Forum 2017, il programma di oggi e domani
Il programma di oggi e domani del Future Forum
Mercoledì 15
pensioni, lavoro, nuove povertà
Energia e sicurezza del territorio regionale per rigenerare valore
ore 10:30
Energia e sicurezza del territorio regionale per rigenerare valore
Alessandro Colautti – Componente della IV Commissione consiliare ambiente,territorio ed energia, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Roberto Muradore – segretario generale della Cisl dell’udinese e della Bassa Friulana
Roberto Contessi – capogruppo della sezione “Industrie costruzioni edilizie” aderenti a Confindustria Udine
Sandro Fabbro – vicepresidente Associazione Friuli-Europa
In dialogo con: Paolo Mosanghini, giornalista del Messaggero Veneto
globalizzazione, brexit, geopolitica
ore 15:30
Il futuro d’Europa: exit o integrazione?
La Brexit, le tensioni all’interno del Regno Unito, la trattativa con l’Europa, il ruolo della Germania nel rafforzamento o nella disgregazione del sogno europeo. Le crisi di molti Paesi dell’Europa dei Fondatori e il peso crescente dell’Europa dell’Est. Tra politica, comunicazione e strategie.
Magnus Ryner – Head of Department of the Department of European and International Studies al King’s College London. Claudio Giua – Digital Strategy Advisor del Gruppo Espresso, conduce la rubrica “Transmedia, la comunicazione ai tempi di Trump” per Radio Radicale
Emanuele Ferragina – Professore a Sciences Po Paris
Franco Iacop -presidente Consiglio regionale fvg, componente effettivo del Comitato delle Regioni – Cdr dell’Unione europea
In dialogo con: Omar Monestier, direttore del Messaggero Veneto
nuove città tra migrazioni e rigenerazioni
ore 17:00
Saranno soprattutto due i fattori che più di altri condizioneranno lo sviluppo delle città dei prossimi decenni: la trasformazione dei corpi sociali dei loro abitanti e i programmi di ridisegno attraverso politiche di rigenerazione urbana, invece che di espansione. La città ridisegna se stessa riutilizzando ciò che ha perso funzione, si è svuotato, deve lasciare posto al nuovo. Ma la città muta e parla diverse lingue, ospita diverse culture, aumenta marginalizzazioni e conosce nuove povertà. Come si prepara a questi nuovi fenomeni?
La città rigenerata dall’architettura e dalle migrazioni
Ettore Recchi – Professore di sociologia a Sciences Po, Parigi e PhD in Sociale and Political SCiences dell’European University Institute EUI
Gianni Torrenti, Assessore regionale alla Cultura e Solidarietà
Jennifer Allsopp – Commissioning Editor at openDemocracy 50.50
Giovanni La Varra – Architetto, professore associato di Progettazione Architettonica presso la Università degli Studi di Udine, Dica.
Alessandro Arrigoni – Università di Oxford
Mauro Pascolini – docente di geografia Umana, Università di Udine
In dialogo con: Giacomo Russo Spena, giornalista di Micromega
vantaggi e svantaggi 1: burocrazia, tasse
ore 18:30
In ogni questionario o report che restituisca il parere e l’umore del sistema produttivo o imprenditoriale, la burocrazia è indicata come ostacolo, limite, freno. È sempre vero? Cosa è la burocrazia? Che dimensioni assume nella gestione della cosa pubblica? E’ alibi e causa dell’inefficienza che il sistema lamenta? Burocrazia, ma il dott. Amendola per chi lavora?
Alfonso Celotto –Professore di Diritto pubblico comparato Facoltà di Giurisprudenza della LUISS “Guido Carli”.
Michele Palma – Dirigente di prima fascia della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Furio Honsell, Sindaco delle città di Udine,
Ettore Romoli – Sindaco della città di Gorizia
In dialogo con: Monica Guerzoni, giornalista del Corriere della Sera
Giovedì 16
vantaggi e svantaggi 2: digitalizzazione, lobbying, innovazione
Nell’immaginario comune digitale è troppo spesso sinonimo di tecnologia, una visione, o una concezione, che fa focalizzare l’attenzione soprattutto su opportunità o rischi determinati dalle tecnologie. Per quanto ciò consenta di prospettare scenari futuri di grande interesse o, talvolta, ansiogeni, questa concezione del digitale appare limitativa, perché non tiene sufficientemente in conto che esso va inteso anche come linguaggio e come processo. Le domande che si pongono, allora, sono: ferme restando le opportunità che possono determinare, quali saranno le conseguenze dei linguaggi e dei processi digitali fra 20 anni? Che ricadute determineranno nell’ambito dei processi di trasmissione del sapere e della formazione e in quelli produttivi e lavorativi? Come si conformeranno la vita quotidiana e i rapporti transgenerazionali? Che mondo si prospetterà agli occhi di ciascuno di noi e quale sarà il punto di equilibrio e sintesi fra libertà individuali e controllo sociale?
ore 10.30
DigiHow. Saperi, vita quotidiana, libertà e processi produttivi nel mondo digitale
Elisabetta Zuanelli – docente di comunicazione digitale a Tor Vergata
Gabriele Giacomini – assessore all’innovazione del Comune di Udine
Francesco Morace – Festival del Futuro Milano
Gabriele Qualizza – Università di Udine
Arturo di Corinto – giornalista e saggista
Bruno Restuccia – fondatore di The Land
Giovanni Boccia Artieri – sociologo e saggista
In dialogo con: Daniele Pittèri – Esperto di culture digitali
ore 12:00
Il nuovo somiglia al vecchio: il futuro non esiste?
Mose Ricci – professore ordinario di Progettazione Architettonica e di Progettazione Urbanistica. Università di Trento
Stefano Parisi – imprenditore e manager, Presidente di Energie Per l’Italia
In dialogo con: Paolo Bracalini – giornalista de Il Giornale
ore 15.30
Ripartire: nuove agende del futuro
Sergio Bolzonello – Vicepresidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e assessore alle attività produttive, turismo e cooperazione
Riccardo Riccardi – Consigliere della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Sergio Arzeni – Presidente Insme
In dialogo con: Omar Monestier – direttore del Messaggero Veneto
start up, imprese, università
ore 17.00
La ricerca della Fondazione Res sull’università italiana (“Università in declino”, 2016) presenta un quadro preoccupante del disinvestimento italiano sull’istruzione terziaria, e le trasformazioni, anche su base territoriale, del sistema. Possiamo definire come e dove si colloca il ranking dell’Università nello scenario della formazione accademica europea e internazionale? E il rapporto tra ricerca e imprese? Una start-up italiana sta sperimentando a Parigi un modello per sollecitare e raccogliere fondi a favore di ricercatori e studiosi.Università, imprese, innovazione: declinazioni del declino?
Gianfranco Viesti – professore ordinario di economia applicata, Università di Bari
Emanuele Ferragina – Sciences Po Paris
Alberto Felice De Toni – Rettore Università di Udine, Segretario CRUI
Lorenzo Zamponi – Ricercatore, Scuola Normale Superiore di Pisa
Enrico Pugliese – imprenditore, Parigi
Davide Luigi Petraz – GLP – Intellectual Property Office
In dialogo con: Claudia Fusani, giornalista de l’Unità
vantaggi e svantaggi 2: digitalizzazione, lobbying, innovazione
ore 18:30
Lobbying all’Italiana: mestiere nuovo o lavoro antico?
Alberto Cattaneo – Cattaneo Zanetto & Co. public affairs, lobbying e political intelligence.
Claudio Velardi – Giornalista professionista. Professore di lobbying e comunicazione politica presso la LUISS “Guido Carli”
Componente del comitato scientifico della Fondazione Italia USA. Fondatore di Reti,società di lobbying, media e public affairs
Lucia Cristina Piu – direttore Confapi Fvg
In dialogo con: Stefano Feltri, Vicedirettore de Il Fatto Quotidiano