Il Mercato della Terra arriva a Gemona del Friuli
Dal 27 giugno, il venerdì mattina con cadenza quindicinale, si daranno appuntamento nel centro storico della città i produttori locali che puntano sulla qualità
L’iniziativa, promossa da Slow Food con la Condotta “Gianni Cosetti”, Ecomuseo delle Acque e Pro Glemona, ha trovato il sostegno dell’Amministrazione comunale che metterà a disposizione del mercato la loggia di Palazzo Boton.
Dal 27 giugno, il venerdì mattina con cadenza quindicinale, si daranno appuntamento nel centro storico della città i produttori locali che puntano sulla qualità. Con questa proposta gli organizzatori intendono incentivare la conoscenza delle produzioni di eccellenza spesso sconosciute al consumatore, dare la possibilità a piccoli agricoltori e trasformatori artigianali, quelli che fanno più fatica a confrontarsi con il circuito della grande distribuzione, di presentare i propri prodotti, in una cornice di scambio e conoscenza dove l’acquisto ritorni ad essere un atto educativo, una scelta consapevole del cibo che si vuole portare in tavola.
I Mercati della Terra di Slow Food vengono gestiti in forma collegiale dai produttori e dai rappresentanti della comunità locale, sono luoghi di incontro dove produttori e consumatori possono dialogare, scambiarsi consigli e ricette, sono punti di riferimento che preservano la cultura alimentare delle comunità locali e contribuiscono a difendere la biodiversità.
Gemona offre ancora oggi produzioni diversificate di cibi e preparazioni di alta qualità, gustosi per il palato (buoni), rispettosi dell’ambiente (puliti) e solidali per l’economia (giusti).
Basti pensare al Pan di sorc e al Formaggio delle latterie turnarie di Buja e Campolessi, prodotti straordinari che fanno del Gemonese il territorio con la più alta concentrazione di Presidi Slow Food della Regione. Si tratta di fliere che assecondano la cura e la gestione consapevole dei terreni agricoli, presupposto indispensabile per la conservazione del paesaggio, la riduzione del rischio di dissesto idrogeologico, la cura della qualità della vita e il mantenimento del carattere distintivo dei luoghi, anche al fine di favorire lo sviluppo di iniziative di agricoltura sociale e di turismo rurale ad integrazione del reddito agricolo.