More Than Jazz, a Udine la prima edizione del festival con artisti di fama internazionale
Il festival More Than Jazz 2019, per la sua prima edizione, porterà a Udine artisti di fama internazionale provenienti dall'intera area dell'Alpe Adria, ma anche Jam session, tributi a delle vere e proprie leggende della musica come Frank Zappa, Liberation Orchestra e a Pat Metheny. Inoltre, una serata dedicata alla ECM, una delle etichette discografiche più prestigiose del mondo. Ancora, la "marching band" che suonerà lungo le vie, le piazze e i luoghi più insoliti della città musica jazz ricordando il grande Luois Armstrong.
Il festival
More Than Jazz vede la direzione artistica di Glauco Venier, ed è realizzato grazie al sostegno del comune di Udine e organizzato da SimulArte e dal CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia. "Uno dei principali obiettivi – illustra Venier, pianista e compositore di fama internazionale –, sarà che, proprio a Udine, si creino dei contatti per future collaborazioni musicali anche in altri luoghi dell'intera Alpe Adria. Una sorta di luogo comune – prosegue – dove una trentina di musicisti si incontreranno per suonare e far nascere delle idee che, nel segno dell'amicizia, potranno essere esportate non solo nei loro Paesi di provenienza, ma in tutta Europa". Da qui, il sottotitolo della manifestazione è proprio “friendship”, amicizia, a indicare la volontà di mettere assieme musicisti di fama internazionale, togliendo ogni limite di espressione musicale, lasciando spazio a idee progettuali e compositive di ciascuno di loro. "Allo stesso tempo – anticipa ancora il direttore artistico – vogliamo valorizzare anche i musicisti che si sono diplomati nei conservatori della regione e avremo l'onore di ospitare grandi artisti europei che suoneranno con i colleghi locali".
Il Palamostre
Grazie alla collaborazione con il Css, il Palamostre ospiterà i concerti serali e le "Jam Session Night". Inoltre, anche la Villa Manin di Passariano ospiterà le residenze artistiche per le prove (il 25, 26 e 27 tutte aperte al pubblico), per poi partire alla volta di Udine a esibirsi nei vari concerti in programma nelle varie formazioni.
Gli appuntamenti
Si inizia il 24 giugno alle 17:30 nel centro storico di udine con l'Alpe Adria Ensamble impegnata a suonare lungo le vie e le piazze della città. Alle 19 il gruppo degli allievi Jazz del Conservatorio Tomadini di Udine saranno impegnati in piazza San Giacomo nel concerto “Homenagem a Antonio Carlos Jobim”. Gran finale di giornata con l'evento ECM Night al Palamostre a partire dalle 20.20. Qui, si alterneranno sul palco tutti artisti legati alla famosa etichetta discografica che festeggia i suoi 50 anni di storia della musica internazionale: il grande chitarrista jazz di origine ungherese Ferenc Snetberger, la virtuosa violoncellista tedesca Anja Lechner in coppia con una delle leggende del bandoneon, l'argentino classe 1935 Dino Saluzzi. A chiudere la ECM Night uno straordinario trio composto da Marko Churnchetz (piano), Joris Teepe (basso) e uno dei batteristi storici del jazz statunitense come Billy Hart. Al termine, a partire dalle 23.30 nella Sala Carmelo Bene del Palamostre, la prima delle cinque nottate di Jam Session che potrà ritrovarsi suonando e improvvisando all'insegna del divertimento e della grande musica jazz.
Il giorgno successivo, il 25 giugno, l'Alpe Adria Duo sarà impegnato in un insolito concerto al Museo d'Arte Contemporanea “Casa Cavazzini” con gli allievi dell'Accademia Nico Pepe, che accompagnerà in musicisti in un reading di “Storie di Jazz”. Per il concerto serale al Palamostre (alle 20.20) stavolta saliranno sul palco l'Alpe Adria Combo e l'Alpe Adria Ensemble per un omaggio al grande Frank Zappa. Un omaggio alle diverse anime della sua musica in arrangiamenti originali curati da Glauco Venier per l’Alpe Adria Ensemble, coordinato, per questo progetto, da Antonello Sorrentino. Ospite della serata il chitarrista Francesco Diodati, uno dei solisti più interessanti della scena contemporanea.
Il 26 giugno, a partire dalle 18.30, basterà seguire il ritmo del “Percussion Workshop” per arrivare in piazza San Giacomo dove si esibiranno Luca Colussi, Marco D'Orlando e Jean John, quest'ultimo giovanissimo batterista e compositore sloveno, ma da anni di stanza a New York, vincitore di ben due concorsi Ascap, l'American Society of Composers, Authors and Publishers, la corrispondente statunitense della Siae italiana. Il concerto finale, infine, toccherà letteralmente le corde del cuore dei tanti appassionati di jazz e non solo. Ad esibirsi a partire sempre dalle 20.20 saranno Francesco Diodati, Jani Moder, Alessandro Florio e Riccardo Chiarion per un vero e proprio “Guitar Summit”. A seguire le note “Near and Now”, vicino e ora, suonate al piano da Gwilym Simcock, pianista e compositore britannico, senza dubbio uno dei musicisti e improvvisatori più interessanti e talentuosi emersi nell'ultimo decennio dalla scena inglese nonché pianista di Pat Metheney.
Per il penultimo giorno del festival, 27 giugno, il jazz apre le porte dell'università di Udine. Alle 18, infatti, palazzo Florio ospiterà l'Alpe Adria Combo per un concerto all'insegna dell'amicizia, il “Friendship Combo”. In serata alle 20.20, invece, dopo una opening a cura del batterista Jean John con il suo progetto “The Port Of Life”, l'Alpe Adria Ensemble darà vita al secondo omaggio della rassegna, il “Tribute to Liberation Orchestra”, la celebre compagine fondata da Charlie Haden negli anni Sessanta e figlia della contestazione politica, civile e sociale di quegli anni, fino alle prese di posizione antigovernative contro la guerra in Vietnam. L’Alpe Adria Ensemble proporrà una suite basata sugli arrangiamenti originali di Carla Bley, riorchestrati per l'occasione da Michele Corcella.
Il 28 giugno, a partire dalle 11.30, l'Alpe Adria Street Band suonerà lungo le vie del centro storico per salutare e ringraziare il pubblico che ha seguito il festival. Gran finale al Palamostre per l'ultima delle serate dedicate a un grande della musica, stavolta il leggendario Pat Metheny. Protagonista dell'ultimo appuntamento sarà il Gruppo degli allievi Jazz del Tomadini impegnato in un “Tribute” che non mancherà di stupire e coinvolgere gli spettatori che prima di salutare la rassegna dandole appuntamento al prossimo anno, potrà gustarsi un'ultima “Friendship Suite” grazie all'Alpe Adria Ensemble.
Domenica 7 luglio, infine, More Than Jazz proporrà un'appendice alla Casa della Contadinanza sul colle del Castello. Alle 21 andrà in scena, infatti, il concerto “Sir Jo & the Funk Syndicate”, proposto da Progetto Musica in collaborazione con SimulArte per il Festival Musicale Internazionale Nei suoni dei luoghi 2019.
Informazioni
More Than Jazz è realizzato da SimulArte, neo costituita impresa culturale con base a Udine che annovera tra i suoi soci fondatori il musicista Federico Mansutti, il titolare dello studio di registrazione Artesuono nonché “sound engineer”, ingegnere del suono, come ama definirsi lui stesso, Stefano Amerio, ed Ermanno Basso, produttore discografico di Roma per l'etichetta Cam Jazz con ben 6 nomination ai Grammy Awards. Tutti gli eventi proposti nei vari luoghi della città sono a ingresso gratuito ad eccezione dei concerti al Teatro Palamostre. I biglietti, con speciali offerte dedicate agli studenti e per l'abbonamento a tutti gli spettacoli, sono acquistabili o sul circuito Vivaticket o direttamente alla biglietteria del Palamostre in piazzale Paolo Diacono 21. Per informazioni è possibile telefonare allo 0432 506925, inviare una email a morethanjazz@simularte.it o visitare il sito internet www.simularte.it/mtj