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Far East Film Festival 2020: l'immagine della 22esima edizione e le novità

Un viso incantato e misterioso, uno sguardo che ammalia e un colore inedito: sarà questa l'immagine che accompagnerà il Feff per la sua 22esima volta

Quello che per anni è stato considerato un piccolo grande miracolo udinese, oggi lo si può guardare come una certezza. Stiamo parlando del Far East Film Festival, arrivato quest'anno alla sua 22esima edizione. Un'edizione che sarà certamente segnata dalle defezioni causate dal coronavirus, ma che si vuole imporre anche come quella della solidarietà e dell'impegno, sempre e comunque.

Ecco dunque che arrivano le prime anticipazioni, insieme all'immagine di quest'anno, firmata ancora una volta dal grafico goriziano Roberto Rosolin, già autore di diverse copertine di festival. Rosolin è nato a Gorizia nel 1980. Dopo aver studiato e aver iniziato la sua carriera di grafico in Friuli Venezia Giulia, si è trasferito a Londra (dove adesso vive e lavora). È stato art director del Fabric, storico locale londinese, e della sua omonima etichetta discografica, il cui output creativo ha riscosso grandi attenzioni nel panorama creativo internazionale.

Le novità

Il FEFF, che si svolgerà a Udine dal 24 aprile al 2 maggio, ha raggiunto nel corso del tempo la fisionomia di una vera e propria isola del cinema. Una roccaforte internazionale dove i film vengono mostrati, commentati, respirati e, attraverso la sezione Industry Focus Asia, anche progettati e collocati sul mercato. Il capitolo 2020, tra l’altro, vedrà attivarsi Far East in Progress, la prima e unica piattaforma europea dedicata ai film asiatici in post-produzione.

Il calendario

Punto d’osservazione esclusivo e strategico sul sistema cinematografico del “lontano Est”, anche il FEFF 22 attingerà alle migliori produzioni dell’ultima stagione, e il calendario sarà impreziosito da una fittissima rete di eventi collaterali dislocati nel centro storico di Udine.

Tra le tante novità del programma, un doppio omaggio davvero imperdibile: quello all’attore e regista filippino Eddie Garcia (il “Kirk Douglas” del sud-est asiatico) e quello al cinema eccentrico dei fratelli Watanabe: Hirobumi, regista alla Jim Jarmusch e Yuji, autore delle splendide musiche di tutti i loro film!

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