I tesori d’arte e cultura della val Cosa e della val d’Arzino si presentano a Villa Manin
Venerdì 31 marzo a Villa Manin di Passariano (sala convegni, barchessa di levante), a partire dalle 17.30, il Servizio catalogazione, formazione e ricerca dell’Ente Regionale Patrimonio Culturale (ERPAC) d’intesa con l’associazione intercomunale “Val Cosa Val d’Arzino” presenterà il nuovo sito web “Itinerari culturali in Val Cosa e Val d’Arzino a 40 anni dal terremoto”, dedicato alla divulgazione del patrimonio che caratterizza questi paesaggi culturali, dai capolavori ad affresco del Pordenone alle sculture del Pilacorte, tra castelli, chiese e architettura spontanea. Dopo i saluti dei rappresentanti dei quattro Comuni coinvolti, interverranno Rita Auriemma, per l’ERPAC, Isabella Reale, curatrice del sito, Paolo Casadio, storico dell’arte, già ispettore Soprintendenza del Friuli Venezia Giulia, don Italico Jose Gerometta, per le parrocchie della Pieve d’Asio e di Pinzano al Tagliamento, gli architetti Annamaria Brovedani e Giorgio Dri, tutti componenti del comitato scientifico del progetto, e inoltre Vieri Dei Rossi, fondatore del gruppo social “Sei di Clauzetto se”.
Il sito è il risultato di un progetto che nel 2016 ha visto come partner i Comuni di Vito d’Asio, Clauzetto, Pinzano al Tagliamento e Castelnovo del Friuli, tra i più colpiti dal terremoto del 1976 nella Pedemontana pordenonese, promotori, in occasione del quarantesimo anniversario degli eventi sismici, di una serie di iniziative volte a favorire un approfondimento sul tema dell’identità culturale di quel prezioso territorio, sia per la miglior conoscenza e valorizzazione dei beni artistici architettonici, storici ed etnografici, sia per delineare un bilancio sulla salvaguardia del patrimonio culturale.
Una serie di itinerari guidati, con aperture straordinarie dei beni architettonici e culturali, ha preso il via il 14 maggio 2016 con un convegno come momento di confronto ampio sui temi della conservazione e del restauro e sul significato per le nostre comunità degli eventi sismici del 1976 in termini di identità culturale.
Un’iniziativa ideata e coordinata da Isabella Reale, al tempo assessore alla Cultura del Comune di Pinzano al Tagliamento, e resa possibile grazie a un gruppo di persone che hanno messo a disposizione le loro competenze, nella concezione della cultura non come retaggio di privilegi ma come patrimonio comune necessario per lo sviluppo e la coesione sociale dei nostri paesi.