“Ca’ Foscari dei dolori”, il libro di Paolo Puppa raccontato a Udine
Un “ritratto di docente, mediocre e patetico” che “si iscrive nell’incrocio tra una campus story e una ossessione incestuosa”. Stiamo parlando di “Ca’ Foscari dei dolori”, il libro di Paolo Pupa edito da Titivillus nel 2014 al centro del prossimo appuntamento, mercoledì 18 febbraio alle 18 in sala Corgnali, di “Dialoghi in biblioteca” organizzati come sempre dalla biblioteca comunale “Joppi” di Udine. A dialogare con l’autore sarà la giornalista Angela Felice, conosciuta al pubblico friulano anche per la fortunatissima serie di “Letture in corte” insieme con Paolo Patui.
“Ca’ Foscari dei dolori”, è in primis la storia di un matrimonio sterile e senza amore, cui si cerca di reagire con l’adozione di una fanciulla dall’est, attraverso un iniziale affidamento. Ma l’iniziativa, fortemente voluta dalla donna, e osteggiata dall’uomo, egoista e disincantato, si rovescia nel tragico innamoramento del maschio verso l’adolescente, con conseguente allontanamento dell’elemento perturbatore. Questo nel passato, perché nel presente, l’uomo crede di riconoscere la fanciulla in una prostituta russa che l’irretisce e lo domina eroticamente fin quasi alla follia. La storia si svolge a Venezia e si intreccia col mondo accademico, coi suoi vizi e le sue cortigianerie, entro la crisi generale del Paese. L’uomo infatti è un professore di storia della Repubblica Veneta, ma disperato perché mai giunto alla cattedra sospirata.
Paolo Puppa è ordinario di storia del teatro e dello spettacolo alla Facoltà di Lingue e di Letterature dell’Università di Venezia. Ha insegnato e diretto laboratori teatrali in università straniere, come a Londra, Los Angeles, New York, Princeton, Toronto, Middlebury, Budapest, Parigi, Lilles. Oltre a numerosi volumi di storia dello spettacolo e monografie e saggi vari, ha all’attivo molti copioni, pubblicati, tradotti e rappresentati anche all’estero. Tra gli altri, “La collina di Euridice” (premio Pirandello ’96) e Zio mio (premio Bignami-Riccione ’99). Si ricordano “Famiglie di notte” del 2000 e “Venire, a Venezia” del 2002. Nel 2006 ha ottenuto il premio come autore dall’Associazione critici di teatro per “Parole di Giuda” da lui stesso recitato. Nel 2008 ha vinto il premio teatrale Campiglia marittima con “Tim e Tom”. Nel 2009 sono uscite “Lettere impossibili” e nel 2012 “Le commedie del professore”, tra cui l’oratorio “Selvaggia, la notte” su Emily Dickinson.