Miti, fiabe e leggende del Friuli Collinare, presentazione a Cornino

 “Friûl des Culinis III” è un interessante raccolta della collana Miti, Fiabe e Leggende del Friuli Storico, edita da Chiandetti Editore di Reana del Rojale, promossa dall’Istituto di Ricerca Achille Tellini. Questo patrimonio culturale che costituisce una parte fondamentale dell’identità friulana, sarà presentato ufficialmente a Somp Cornino (oratorio San Vincenzo Ferreri) nel Comune di Forgaria sabato 26 agosto alle ore 20.15.

Si tratta del tredicesimo volume e riguarda la zona di Artegna, Bordano, Forgaria nel Friuli, Gemona del Friuli, Magnano in Riviera, Montenars, Osoppo, Trasaghis, Treppo Grande e Venzone. E’ una zona in parte ancora incontaminata dal punto di vista della cultura popolare. Qui raccolsero notizie il Vidoni, la Ciceri, l’Ostermann, il Menis (Pietro). Gli autori Gianfrancesco Gubiani e Guido Sut hanno voluto, con caparbietà, inserire accanto al racconto degli informatori, anche i documenti dei precedenti ricercatori.

Al lettore frettoloso potrebbe sembrare un lavoro inutile, all’antropologo non potranno sfuggire le motivazioni di questa scelta. Si voleva, in breve, mettere in evidenza le somiglianze e le differenze delle storie. E’ stato notato che ci sono delle modifiche che dipendono dal tempo in cui sono state ascoltate, ci sono delle varianti che dipendono dalle località in cui sono state narrate e ci sono delle differenze che dipendono dall’uso della lingua: più elaborate le storie scritte, più semplici ed essenziali quelle tramandate oralmente.

In molte storie, soprattutto in quelle raccontate dagli informatori di Gemona, ritornano con originale schiettezza e incredibile vivacità l’atavica figura del contadino perspicace, sveglio, sagace che vince su tutto: sugli inquietanti fantasmi e mostri e perfino sul maligno e il villano che, con acuta e intelligente astuzia, ha la meglio contro persone prestanti, nerborute, possenti.

Il lettore che sfoglia e legge il libro si trova davanti a uno scrigno pieno di tesori: le splendide illustrazioni, le preziose ingiallite fotografie di un tempo e soprattutto il mondo delle credenze, delle superstizioni, delle tradizioni. Ed ecco allora che appaiono le evanescenti aganis, le immaginarie bestiacce, l’opprimente cjalcjut, gli spiriti buoni e cattivi, le anime dei dannati e i diavoli tentori, i luoghi magici e sacri, i morti che ritornano, i possenti orchi, i dispettosi sbilfs, le misteriose streghe e il Signore, che non disdegnava le nostre contrade, accompagnato soprattutto da San Pietro.

Il volume raccoglie in 610 pagine ben 448 racconti in lingua friulana locale e in lingua italiana. Gianfrancesco Gubiani e Guido Sut si sono avvalsi per le loro ricerche di appassionati studiosi locali come: Giuliana Bianchi, Maria Copetti, Aldo di Bernardo, Linda Picco e Pietro Stefanutti. Non va scordato l’utile apporto dei ragazzi della scuola media di Trasaghis che avevano già ricercato, con i loro docenti, quanto ancora ricordavano i nonni e i parenti dei racconti tramandati oralmente nelle tradizionali “filis” delle stalle. L’editore Chiandetti ha creduto fin dall’inizio a questo grande valore documentario sostenendo l’impegno e la fatica dei ricercatori del Tellini e contribuendo alla salvaguardia e alla tutela della lingua “minoritaria” ladino-friulana. La Chiandetti Editore, con i suoi moltissimi testi, è divulgatrice da sempre della cultura friulana con le sue tradizioni popolari.