Allo scrittore inglese David Almond il Premio internazionale Nonino 2022
Il talento di uno scrittore è un dono degli dei, ma il talento di scrivere per i bambini ed essere capito e apprezzato da loro è un doppio dono. David Almond è uno di quei, rari, scrittori doppiamente dotati.
Ed è proprio Almond, autore, tra gli altri, del romanzo la Grande Guerra, il vincitore del Premio internazionale Nonino 2022.
La giuria del Premio Nonino, presieduta da Antonio Damasio, e composta da Adonis, Suad Amiry, John Banville, Peter Brook, Luca Cendali, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin ha infatti assegnato i Premi Nonino Quarantacinquesimo Anno+Due.
La consegna dei premi avverrà alle Distillerie Nonino a Ronchi di Percoto sabato 7 maggio alle 11 e la cerimonia di assegnazione dei premi potrà essere seguita attraverso il live streaming dal sito grappanonino.it dalle ore 12.15.
Premio internazionale
Il romanzo classico per i giovani di David Almond, Skellig (Salani editore), è stato tradotto in quaranta lingue, è stato adattato per il teatro, la radio e per lo schermo. C’è persino un’opera basata su di esso. «Ma oggi – spiegano da Percoto – vogliamo menzionare soprattutto il suo ultimo romanzo, La Guerra è Finita, un racconto molto commovente ambientato durante quella che veniva chiamata la Grande Guerra – la Prima Guerra Mondiale». Il personaggio centrale, John, non riesce a capire come, essendo un bambino, possa essere “in guerra”, come gli assicura il suo insegnante. Il padre di John sta combattendo in trincea e sua madre lavora in una fabbrica di munizioni. Un giorno, John incontra un bambino come lui, solo che Jan è tedesco. È una storia molto commovente, con un ulteriore pathos in questi giorni, quando ogni sera sui nostri schermi televisivi vediamo gli occhi terrorizzati dei bambini dell’Ucraina. Tuttavia La Guerra è Finita è pieno di speranza per un futuro in cui bambini come John cresceranno ancora chiedendosi: “Come posso essere in guerra con i miei simili?” Come ha detto David Almond, «Quando scrivo storie, sento una connessione con i giovanissimi, che costruiranno un domani migliore». Le storie di David Almond insieme formano un filo di speranza.
Il Premio Risit d'Aur all'Affido culturale
Affidare nel suo etimo significa custodire, guardare e poi restituire la propria fede e la propria conoscenza. E così per l’affido culturale, un progetto selezionato dall’impresa sociale “Con I Bambini,” nell’ambito del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile. Partito dalla città di Napoli propone di mobilitare, contro la povertà educativa, delle “famiglie risorsa”, valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, ma declinandola sullo specifico della fruizione di prodotti e servizi culturali. L’idea di fondo è molto semplice. Un genitore, che abitualmente porta i suoi figli al cinema, a teatro, al museo o in libreria, ci porta anche un bambino – eventualmente con un membro della famiglia di quest’ultimo – che in questi luoghi non ci entrerebbe per differenti cause. Ad oggi il progetto, che è stato selezionato per il Premio Risit d'Aur – Barbatella d'Oro 2022, è attivo in sette città italiane: a Napoli si aggiungono Roma, Bari, Modena, Milano, Teramo e Cagliari.
Premio Maestri del nostro tempo
Il Premio Maestri del nostro tempo è andato alla pensatrice statunitense Nancy Fraser e al filosofo cremonese Mario Ceruti.
Oltre ai suoi importanti contributi sul tema del ‘riconoscimento’, Nancy Fraser affronta i problemi dell’ingiustizia, in particolare le ingiustizie strutturali che pervadono la nostra società e si allineano con le divisioni sociali come genere, razza/etnia e classe. Come teorica critica, analizza tali ingiustizie, rivela le loro cause profonde e suggerisce come si potrebbe porvi rimedio. Essere femminista, nelle sue parole, significa semplicemente «presupporre che le ingiustizie di genere esistono e sono pervasive e strutturalmente fondate; che sono ‘sbagliate’; e che in linea di principio possono essere superate».
Nato a Cremona nel 1953, filosofo e teorico del pensiero complesso, professore di Filosofia della scienza e direttore della PhD School for Communication Studies presso l’Università Iulm di Milano, Mario Ceruti è stato anche senatore nella XVI legislatura.
Il suo progetto filosofico e culturale è volto a promuovere un pensiero complesso in grado di affrontare i problemi della nuova condizione umana globale, nonché a sviluppare «la coscienza della comunità di destino che, di fronte agli stessi pericoli, lega indissolubilmente tutti i popoli della Terra tra di loro, e l’umanità intera alla Terra». A questo scopo ha dedicato i suoi libri, tradotti in molte lingue.