“Se la retta via è smarrita, uniamoci per riveder le stelle” – 29esimo convegno - Centro Balducci - dal 30 settembre al 3 ottobre 2021
“Se la retta via è smarrita, uniamoci per riveder le stelle” – Un Convegno lungo un anno, questo il titolo del 29esimo convegno del Centro Balducci con una formula inedita, da giovedì 30 settembre a domenica 3 ottobre 2021. Verranno proposti eventi e attività anche lungo tutto l’arco dell’anno affrontando tre temi ispiratori nati dalla lettura dell’opera dantesca, con un nuovo linguaggio di divulgazione della cultura umanistica che interseca, unisce, incrocia le diverse discipline artistiche. I lavori nascono dall’ispirazione ad autentiche storie umane che permettono di comprendere in profondità la realtà e la complessità che ci circonda.
I temi
Il tema dell’esilio, è singolarmente stimolante da pensare ma terribile da sperimentare. È l'insanabile frattura scavata tra un essere umano e un luogo natio, tra il sé e la sua vera casa: la sua intima tristezza non può mai essere sormontata. E se è vero che la letteratura e la storia riferiscono di eroici, romantici, gloriosi, perfino trionfanti episodi in una vita da esule, questi non sono altro che sforzi diretti a superare i dispiaceri invalidanti dell'estraniamento. I successi dell'esilio sono permanentemente inficiati dalla perdita di qualcosa che ci si è lasciati per sempre alle spalle”. (E. W. Said, Reflection on Exile and Other Essays, Cambridge, Harvard University Press, 2003).
Lo ius culturae è al momento uno scenario inedito nel diritto di cittadinanza in Italia, tornato al centro del dibattito politico ad ottobre 2019. Riprende l’idea di un “noi” e di un “nostro Paese” ideato da Dante e dalle sue opere che a distanza di secoli trasmettono alimento e ispirazione vitale per riunire un popolo con la cultura, la bellezza e la lingua. Possiamo considerare lo “ius culturae” come “una affermazione di rispetto e di fiducia verso i nuovi italiani e contemporaneamente […] una simmetrica riaffermazione di rispetto e di fiducia per la nostra cultura. Una cultura capace di essere comunicata e condivisa, ancora e sempre in grado di attrarre per i suoi elementi di civiltà, cioè di umanità, di giustizia e di bellezza” (Marco Tarquinio, direttore dell’Avvenire).
Il tema dell’economia civile, un modo di pensare al sistema economico basato su alcuni principi – la reciprocità, la gratuità e la fraternità – che superano la supremazia del profitto o del mero scambio strumentale. L’idea di affrontare le sfide dell’economia a partire dal pensiero e dall’agire dei giovani secondo la visione dell’economia civile ha trovato anche in Papa Francesco un’adesione entusiasta, che si è concretizzata in una chiamata rivolta ai giovani economisti e imprenditori del mondo nelle giornate di “The Economy of Francesco”. Giovani, economisti, imprenditori e attivisti di tutto il mondo sono stati invitati a riflettere insieme per siglare un patto intergenerazionale volto a cambiare l’attuale economia e fornire un’anima a quella di domani, affinché sia più giusta, inclusiva e sostenibile. Aspetti culturali, sociali, etici, economici, politici si intrecciano; una cultura, un’etica e una politica nuove sono urgenti e indispensabili per affrontare una questione planetaria.
Per il programma completo consultare sito internet del Centro Balducci.