Al Teatro San Giorgio in scena "Tropicana", commedia sul rapporto tra genitori e figli
Una storia familiare attraverso gli occhi di una ragazza. Un punto di vista che Irene Lamponi, autrice appena trentenne, sicuramente condivide con la protagonista delle sua prima commedia, Tropicana, scoperta e messa in scena dal regista udinese Andrea Collavino e prodotta dal Teatro della Tosse di Genova. Con Tropicana riprende nel nuovo anno la stagione di Contatto 36 del CSS: per tre sere - venerdì 12 e sabato 13 gennaio con inizio alle ore 21 e domenica 14 gennaio alle ore 19.00 – la si potrà vedere in scena al Teatro S. Giorgio di Udine. Tropicana è una commedia senza retorica che parla di tutti noi, che riflette sugli aspetti più intimi dei legami familiari, sulle difficoltà dei rapporti tra genitori e figli. Da una parte gli adulti, esilaranti nella loro immaturità, dall'altra una ragazza che sogna il proprio futuro sconfinato e vitale.
Natale. Una casa. Un padre che se n’è andato. E poi una madre bambina, una vicina di casa sempre in ciabatte e Nina, una figlia che deve “fare l'adulta” in una casa che diventa sempre più nido-prigione. Tre solitudini che si sono legate in maniera indissolubile e che si avvitano continuamente sulle stesse discussioni, per non dover affrontare la vita fuori dalle rassicuranti mura domestiche. In sottofondo la televisione, le televendite, il Papa e una canzone: “Tropicana”. Tutto fa presagire che il vulcano della canzone esploderà e la fuga pare l'unica soluzione.
Le cose sembrano cambiare quando sulla scena compare Leo, il fidanzato di Nina, che scombussola la routine delle donne. Il ragazzo è il possibile strumento di liberazione dall’opprimente vita familiare, ma non sarà facile per Nina tagliare i legami con la madre. Il testo ci propone un’altra possibilità, a dire il vero più sorprendente: la cura sta dentro, lì dentro la casa, dentro i rapporti.
Andrea Collavino dirige i quattro attori che interpretano un testo dal sapore cinematografico, in una scena allestita in maniera surreale, priva di riferimenti alla casa dove si svolge l’azione.
Elena Callegari è Lucia, la madre incapace di vedere la realtà che alla fine riuscirà ad accettare, Cristina Cavalli interpreta Meda, la caustica vicina di casa che nasconde una fragilità dietro alla solida corazza di cinismo, Irene Lamponi è Nina, giovane testimone delle dinamiche familiari alla disperata ricerca di un’evasione liberatoria e Marco Rizzo è il fidanzato Leo, che con il suo arrivo incrina l’apparente equilibrio delle tre donne.
Da giovedì 11 gennaio, al Teatro Palamostre, ritornano gli episodi della serie teatrale Ufficio ricordi smarriti:dalle 19, per due ore, verrà presentato a ciclo continuo (ingresso spettatori: uno ogni 4 minuti) il primo episodio del progetto di arte partecipata ideato e diretto da Rita Maffei con il Collettivo di cittadini udinesi N46°-E 13° che esplora il tema del Tempo, fra memoria, identità e ricordo.
Ogni spettatore sarà invitato a compiere un suo itinerario di 30 minuti nello spazio scenico realizzato da Luigina Tusini nella Sala Carmelo Bene del Palamostre e incontrando i 10 interpreti dell’episodio 1 Josephina Balaguer, Valter Bertuzzi, Ada Delogu, Laura Ercoli, Antonietta Ermacora, Daniela Fattori, Donatella Mazzone, Emanuela Moro, Federica Visentin, Enea Zancanaro (consulenza coreografica: Laura Della Longa). L’episodio 1 replica anche il 12 e 13 gennaio, ore 19-21. La prenotazione è necessaria: biglietteria@cssudine.it, tel. 0432.506925.