"Un altro mare": l'Orchestra Filarmonici Friulani in concerto al Palamostre
L'Orchestra Filarmonici Friulani sarà in concerto assieme a Christian Sebastianutto e Francesco Tirelli al Teatro Palamostre di Udine domenica 8 dicembre.
Il concerto
"Un altro mare" è il titolo del concerto della prima orchestra giovanile in residenza al Teatro Palamostre, ed è inserito nella nuova stagione "Metamorphosis", realizzata con il sostegno della Regione Fvg, Fondazione Friuli e CSS Teatro stabile di innovazione Fvg.
La musica
Durante il concerto si potranno ascoltare le musiche dell'argentino Astor Piazzola e del brasiliano Ney Rosauro. Inoltre, gli archi dei Filarmonici Friulani, l’unica orchestra regionale gestita e composta interamente da under 30 e diretta da Alessio Venier, accompagneranno due giovani talenti emergenti friulani: Christian Sebastianutto al violino e Francesco Tirelli alla marimba.
Sul palco
Il programma del concerto, quindi, sarà un viaggio verso l'emisfero australe ed esplora il punto di vista di due compositori di musica classica immersi nella tradizione popolare sudamericana. Nella prima parte, sul palco salirà Christian Sebastianutto, giovane violinista di fama internazionale, che darà voce alla originale interpretazione delle “Quattro Stagioni” di Astor Piazzolla. Sebbene l’arrangiamento per orchestra d’archi di Leonid Desyatnikov per il celebre violinista Gidon Kremer abbia inserito alcune citazioni dell’opera di Vivaldi, tutti i brani mantengono la spiccata individualità del tango argentino, spesso contaminata con influenze jazzistiche e da armonie novecentesche. Il “Concerto per Marimba e orchestra d’archi n.1” di Ney Rosauro è il cuore della seconda parte di “Un altro mare” che porta questo inusuale strumento moderno di origine africana davanti all’orchestra come solista, suonato da Francesco Tirelli. Il concerto è del tutto innovativo nei contenuti, e stupisce sia per l’uso della marimba che per le atmosfere dei temi brasiliani utilizzati dal compositore, ora impregnati di malinconica saudade, ora trascinanti per la loro inesauribile verve ritmica.