Vinicio Capossela al Deposito Giordani con la sua ginnastica ribelle
Il menestrello ha ammaliato il pubblico pordenonese con uno show dei suoi, carico di energia e vitalità, alternando richiami nostalgici al punk cittadino e musica ed esercizi ginnici
E fu così che il penultimo concerto del Deposito Giordani fu anche quello con più affluenza: pienone ieri sera per il menestrello Vinicio Capossela, che ha incantato i presenti con le atmosfere elleniche del suo ultimo lavoro “Rebetyko Gymnastas”. Nonostante il prezzo “elevato” dei biglietti rispetto agli altri show del Giordani (23 euro, ma a Trieste si arrivava anche ai 35), il pubblico non si è certo tirato indietro, ed ha riempito la location pordenonese, venendo ricambiato con un concerto davvero energico e pieno di spunti interessanti. Ho citato la data a Trieste – 4 dicembre -, ma il buon Vinicio aveva già fatto tappa in Friuli quest’estate, sempre con la sua “ginnastica ribelle”, a Tarvisio in occasione del No Borders Music Festival.
Il performer, arrivato verso le 22 e salito sul palco poco dopo, non si è certo risparmiato, regalando ai presenti un live fatto di ottima musica, interessanti riflessioni e tanto sudore. Dopo la serie di concerti all’aperto, infatti, la ginnastica di Capossela rientra negli ambienti più consoni: i club rock, dove l’aria sa di underground e il rapporto con il pubblico è più intimo, più caldo.
Il set inizia con una versione al fulmicotone di Misirlou (ricordate “Pulp Fiction”?), molto diversa da quella proposta nell’album, per il quale Vinicio si giustificherà dicendo che “Siamo nella terra del punk!” (riferendosi proprio al passato musicale pordenonese), e andando poi a scuotere il pubblico con una serie di brani alternati ad esercizi ginnici, mentre i lunghi baffi finti che si porta appesi sotto al naso dondolano ad ogni movimento. Vestito come un atleta di altri tempi, con una band fenomenale come supporto, le spalliere da palestra come scenografia, per una notte il Deposito Giordani si è davvero trasformato nella “palestra della ribellione” che voleva portare live Vinicio.
