Folkest: Vinicio Capossela con la banda della Posta a Villa Manin
Un viaggio a ritroso nel tempo alla riscoperta di riti e paesaggi sonori che rischiano l'oblio. Capossela vestito a festa, è a volte cerimoniere, istigatore di ballo, cantante in piedi all'asta del microfono e geniale collante di uno spettacolo dai toni sgargianti. In collaborazione con 'Folkest' per il programma di 'Estate Villa Manin'.
Alle canzoni dell’autore e ai i ballabili del gruppo postale si aggiunge un repertorio che attinge alle musiche folk, al canto sociale e di lavoro, al canto anarchico e alle canzoni di guerra nel centenario del conflitto mondiale. In scaletta brani come Dimmi bel giovane, Inno dei malfattori, Inno dei pezzenti, La leggera, Il galeone, La chanson de Craonne; oltre alle polke, i valzer, le quadriglie, e i canti da emigrazione ferroviaria degli anni Sessanta che hanno infiammato le piazze la scorsa stagione, verranno eseguiti in anteprima alcuni brani del prossimo disco dell’autore.
Ai plettri e ai ferri dei banditi si uniranno la chitarra surf-western di Asso Stefana, la voce intensa della cantante folk pugliese Enza Pagliara e quella di Filomena D’Andrea (Makardìa). Al banco del mixer il produttore e maestro dei suoni Taketo Gohara.
La Banda della Posta è un complesso di musicisti del paese di origine della famiglia di Vinicio, Calitri, Alta Irpinia, che sin dagli anni Cinquanta ha suonato agli sposalizi del paese un repertorio musicale energico e vitale, fatto di mazurke, polke, valzer, passo doppio, tango, tarantelle, quadriglie e fox trot.