Con un webinar all'università di Udine si parla delle varietà di vite resistenti alle patologie
Si terrà venerdì 6 novembre dalle 9.30 alle 11, in modalità remota sulla piattaforma Teams, il Webinar – Incontro tecnico live intitolato La difesa delle varietà di vite resistenti alle patologie, organizzato dal Dipartimento di scienze agroalimentari dell’università degli studi di Udine in collaborazione con l’Azienda agraria Servadei. L'incontro è aperto (a questo link) sia a studenti che a utenti esterni per discutere delle problematiche delle varietà resistenti, una tematica nuova e di attualità per il mondo della viticoltura.
Il webinar si fa in quattro
Sarà Paolo Ceccon, direttore dipartimento scienze agroalimentari dell'ateneo friulano, insieme a Edi Piasentier, direttore Azienda agraria Servadei, a dare avvio all’incontro tecnico che prevede quattro interventi legati al tema. Il primo è di Enrico Peterlunger, ordinario di Viticoltura sempre all'università di Udine, che affronterà il tema Stato dell’arte delle varietà resistenti Uniud. A seguire Giovanni Bigot, agronomo ricercatore e amministratore unico di Perleuve srl che si focalizzerà sui risultati di alcune linee di difesa anticrittogamica mirate alla protezione di vitigni resistenti coltivati nell’azienda Servadei. Proseguirà il webinar Yuri Zambon, dottore di ricerca in Patologia vegetale e responsabile tecnico commerciale ai Vivai cooperativi Rauscedo con il tema La difesa fitosanitaria biologica ed integrata delle varietà resistenti. L’ultimo intervento dedicato alla modellistica epidemiologica e varietà resistenti alle malattie sarà curato da Vittorio Rossi, ordinario di Patologia vegetale all'università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza in collaborazione con Federica Bove, PhD in Botanical epidemiology, Horta srl sempre di Piacenza.
Il webinar prevede anche un coinvolgimento diretto del pubblico tramite domande aperte via chat nella fase conclusiva dell’incontro. A moderare l’evento il giornalista di settore Lorenzo Tosi. L’incontro verrà registrato e successivamente inserito su Play Uniud per essere disponibile in on demand sul canale istituzionale dell’università.