
Film di taglio documentaristico sui temi dello spigolare ( glaner in francese), cioè raccattare, raccogliere, e del recupero, su coloro che li praticano in campagna, sulle spiagge e in città, sul come e il perché lo fanno: poveri, bisognosi, marginali, maniaci e altri ancora. La spigolatrice è lei, A. Varda: spigola immagini, personaggi, impressioni, ricordi, quadri famosi (J.-F. Millet) e non (L. Pons), riflessioni sul tempo che passa e sul lavoro che fa sul proprio corpo. È un film libero, leggero, incantevole che sfiora aspetti sociali (la società dei consumi e dello spreco), problemi giuridici, l'autobiografia, il rapporto tra arte e gioco, tra lavoro e piacere, persino il precinema (E.-J. Marey). Spesso diverte, talvolta commuove, qua e là inquieta, incuriosisce sempre.