'Class enemy', a Udine la presentazione con il regista Rok Biček
Il film del momento, il regista del momento: stiamo ovviamente parlando di Class Enemy e di Rok Bi?ek, da molti paragonato al 'miglior Haneke', che venerdì 10 ottobre alle 20.30 incontrerà il pubblico del Visionario. Le prevendite, ricordiamo, saranno attive alla cassa del cinema da martedì 7 ottobre.
Recentemente incoronato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, e candidato al LUX (il premio del Parlamento Europeo), Class Enemy uscirà nei migliori cinema italiani il prossimo 9 ottobre sotto il segno della Tucker Film. Il capolavoro del giovane regista sloveno affronta il tema dell’incomunicabilità come – citando lo stesso Bi?ek – "un’eruzione vulcanica che poi mette a nudo le paure e le frustrazioni nascoste sotto la pelle della società europea".
Slovenia, oggi. Un liceo come tanti. Una classe come tante. Una quotidianità come tante. Ma è davvero tutto così ordinario, così regolare? È davvero tutto così tranquillo, sotto la patina di normalità? Basta l’arrivo del nuovo professore, il durissimo Robert (uno straordinario Igor Samobor, superstar del cinema sloveno), per innescare un violento corto circuito: didattico, prima, e umano, poco dopo, quando la tragica morte di una studentessa devasta gravemente gli equilibri. Il dolore dei ragazzi si traduce immediatamente in rabbia e la rabbia, alimentata da interrogativi esistenziali troppo difficili da affrontare, si traduce in caccia: caccia al colpevole, caccia al nemico. Una scorciatoia emotiva che impatta, fatalmente, contro il nuovo professore: il colpevole perfetto, il nemico perfetto.
Sin da studente, Rok Bi?ek (1985) ha manifestato nei suoi lavori una determinatezza alquanto rara, espressa attraverso un esplicito entusiasmo e una predilezione per le inquadrature lunghe e per un unico piano sequenza, a cui si aggiungono la sottigliezza nella scelta dei colori e dei soggetti. Questi vengono narrati quasi sottotono, senza forzature ma allo stesso tempo in modo sempre sorvegliato. Seguendo la scia degli autori cinematografici che lo hanno ispirato (come ad esempio Haneke, Mungiu e Zvyagintsev), Bi?ek gioca con il pericolo in agguato nei dettagli quotidiani della vita.