Il film in sala della settimana: To Rome with love, di Woody Allen
Puntata settimanale della rubrica di Luigi Virgolin del Comune di Bologna, friulano di Sottoselva. Ogni settimana ci presenta una pellicola da vedere: per capire, per criticare, perché è il cinema
Woody Allen prosegue l’affettuoso omaggio tributato alle capitali europee già inaugurato con Vicky Cristina Barcelona (2008) e poi con Midnight in Paris (2011), ma cade prigioniero a Roma, vittima delle insidie che può riservare un territorio straniero ma soprattutto di se stesso. Oppure potremmo dire che Allen, a corto di idee, si è preso una vacanza, come se la prendono alcuni personaggi del suo film sbarcati nella Città Eterna, attirati da un’immagine della città (e dell’Italia) che nulla o quasi ha a che vedere con la fisionomia reale. Perché si stenta a credere che dietro la macchina da presa di To Rome with Love ci sia lo stesso regista in grado di regalarci da tempo capolavori della commedia o, più di recente, gli affondi cupi e dostoevskiani di Match Point (2005) e Sogni e delitti (2007).