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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cinema

Casa Zoran: un'osmiza al Festival di Venezia

La squadra di "Zoran e il mio nipote scemo", unico film italiano in concorso alla Settimana della Critica allestiscono un'osteria alla Mostra del cinema, buon vino e buon cibo per il pubblico

Il regista goriziano Matteo Oleotto e tutta la squadra di Zoran, il mio nipote scemo, unico film italiano in concorso alla Settimana della Critica, sono fermamente decisi a lasciare il segno! Per tutta la durata del Festival di Venezia, infatti, sarà attiva Casa Zoran, luogo di ritrovo per gli amanti del buon vino, del buon cibo e del buon cinema: un’autentica osmiza ricostruita in una villa vicino al Casinò! Il film è ambientato proprio nel regno delle osmize, dove si trovano solo prodotti realizzati in casa: vino, grappa, formaggi e salumi. "Nella cultura rurale della mia regione l'osmiza è il luogo principale di aggregazione, più del bar, perché somiglia a una casa>> dichiara Giuseppe Battiston, protagonista del film. E Casa Zoran riproporrà con questo spirito la tradizione delle osmize per il pubblico del Lido.
 
Un principio che i realizzatori del film, friulani e sloveni, hanno esteso anche alla produzione della pellicola. Spiega Matteo Oleotto: "Siccome penso che fare cinema debba rimanere una cosa bella, ho cercato di fondere le mie due grandi passioni, ossia il cinema e il vino. Per finanziarci l’ultima parte del budget, abbiamo deciso di vendere vino, in cambio di quote del film (hanno aderito subito gli amici vignaioli del Collio tra cui Renato Keber). Ci siamo ispirati alle Osmize appunto dove si può vendere solo ciò che si produce. E noi questo produciamo, Cinema e Vino. Così è nata l’idea dell’Osmiza Crowd Funding che fonde la particolarità tutta regionale e centro-europea dell’osmiza con le peculiarità del progetto cinematografico Zoran, che spieghiamo negli Osmiza Tour in giro per i festival di tutto il mondo".
 
Del resto, il personaggio ‘occulto’ del film Zoran è senza dubbio il vino.
Che scorre generoso nell’osteria di Gustino (Teco Celio), in un piccolo paese vicino a Gorizia, ai confini con la Slovenia, dove Paolo (Giuseppe Battiston) passa le sue giornate, tutte un po’ uguali a se stesse, e dove l’alcol è un collante tra le persone che vi si ritrovano. Ma le cose cambiano con l’entrata in scena di Zoran (Rok Prašnikar), un ragazzino lasciatogli in “eredità” da una lontana parente slovena, che parla in modo strano e sembra anche un po’ ritardato. Quel che a prima vista sembra l’ennesima ‘sfiga’, si rivelerà essere la fortuna di Paolo: Zoran è imbattibile nel gioco delle freccette. Grazie a lui Paolo comincia a pensare di poter fare centro nella sua vita (per questo a Casa Zoran si giocherà molto a freccette!).
 
Per il giorno del passaggio del film a Venezia (3 settembre), non mancherà infine l’esibizione del Gruppo Vocale Farra che nel film canta un famoso inno al vino, perché “El vin fa allegria, l’acqua disfa i budei” e “Chi lassa el vin furlan, xè proprio un fiol de un can”. “Zoran, il mio nipote scemo”, è diretto da Matteo Oleotto, interpretato da Giuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Prašnikar, Roberto Citran, con la partecipazione straordinaria di Sylvain Chomet. Prodotto da Igor Prinčič, è una coproduzione italo-slovena Transmedia – Staragara (realizzata con il Fondo regionale per l’Audiovisivo in collaborazione con la Friuli Venezia Giulia Film Commission e il supporto di Eurimages) e sarà distribuito dalla Tucker Film.

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