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Cinema

Far East più forte del Coronavirus, il festival si farà

Lo stillicidio delle manifestazioni annullate a livello globale ha fatto temere per una cancellazione dell'edizione numero 22 della rassegna, ma l'ipotesi è stata accantonata ufficialmente

Il Far East Film Festival si farà, nonostante l’emergenza globale del Coronavirus che ha messo in difficoltà diverse manifestazioni. Il Festival Oriente di Bologna è stato posticipato, come anche il Gran premio di Formula Uno della Cina. Il timore di un annullamento, più che di un improbabile rinvio, ha messo in seria difficoltà in quest’ultimo periodo gli organizzatori, ma il sospiro di sollievo è arrivato. 

Ospiti in dubbio

Se la questione-ospiti rimane, dunque, obbligatoriamente in stand-by (le presenze verranno confermate solo a ridosso dell’inizio, cioè il prossimo 24 aprile), tutto lo staff del FEFF 22 è già operativo da mesi e sta lavorando ogni giorno per dare forma all’attesissima edizione 2020.  

Gli organizzatori

«È dal 1999 che il Far East Film Festival porta centinaia e centinaia di filmmaker e artisti asiatici qui in Regione – commentano Sabrina Baracetti e Thomas Bertacche, i due fondatori e responsabili del FEFF – e la prospettiva di non poterlo fare anche quest’anno, o per lo meno di dover rinunciare agli ospiti di area cinese, ci crea ovviamente un grande dispiacere. Per fortuna viviamo in un’epoca ipertecnologica e, ove mai le cose non dovessero prefigurarsi in modo positivo, garantiremo comunque la loro presenza attraverso i collegamenti digitali».

La Regione

Aggiunge Tiziana Gibelli, Assessore regionale alla Cultura: «Nel 2001, pochi giorni dopo la tragedia del World Trade Center, la società della quale ero allora amministratore delegato realizzò dalla Scuola Grande di San Rocco a Venezia la presentazione mondiale dell’album di Andrea Bocelli. Andò molto bene allora, che si era alla preistoria del digitale via satellite, andrà benissimo anche adesso, con il FEFF 2020, perché nella peggiore delle ipotesi ci collegheremo con estrema facilità con chi dal Far East non riuscirà a raggiungerci e anche con chi da lì vorrà seguirci. Anzi, potremo anche aprire una nuova strada per raggiungere il pubblico che vuole seguire i film del proprio paese che partecipano a un festival europeo così importante».

Il Comune

«Il Comune di Udine – conclude Fabrizio Cigolot, assessore comunale alla Cultura – garantirà al Festival tutto l’appoggio necessario affinché questa importante manifestazione consegua il grande successo delle edizioni precedenti».
 
 

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