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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cinema

Cinema: due opere restaurate dall'Università al Torino film festival

Si tratta di "Anna" del 1975 e "Il treno va a Mosca" del 1957 in concorso nella selezione ufficiale della rassegna

Per la prima volta la versione restaurata dall’Università di Udine di due opere cinematografiche, il film culto “Anna” del 1975 e il documentario “Il treno va a Mosca” del 1957, saranno presentate al 31° Torino Film Festival. “Il treno va a Mosca”, inedito sul grande schermo, sarà in concorso nella selezione ufficiale della rassegna. Il restauro digitale delle due opere è stato realizzato dai laboratori “La Camera Ottica” e “Crea” del Dams, della sede di Gorizia dell’Ateneo friulano.
 
“Anna”, di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, è un affresco, a metà tra film e documentario, della Roma alternativa e giovanile dei primi anni ’70. Dalle originarie 11 ore, poi riversate su pellicola, ne sono state ricavate circa 4 ad alta definizione digitale. L’opera segna un passaggio tecnologico epocale, quello dalla piccola 16 millimetri al videotape. Presentata nel ’75 alla Berlinale e poi alla Mostra del cinema di Venezia, venne salutata come un vero e proprio evento. Il restauro effettuato dai laboratori dell’Università di Udine è stato coordinato dalla Cineteca nazionale in collaborazione con l’Associazione culturale Alberto Grifi. La proiezione di “Anna” avverrà in due momenti. Prima, il 23, 24 e 25 novembre, per blocchi tematici alla Galleria Alberto Peola; poi, sabato 30 novembre, tutti i materiali in una maratona di circa 13 ore al Cinema Reposi. I curatori del lavoro, Annamaria Licciardello e Jacopo Chessa, con Alessandro Bordina, ricercatore del laboratorio La Camera Ottica, assieme ad Adriano Aprà, presenteranno l’evento sabato 23 novembre.
 
“Il treno va a Mosca” è il racconto il 8 millimetri e bianco e nero e a colori della visita a Mosca nel 1957 del barbiere comunista Sauro Ravaglia e dei suoi amici, tutti di Alfonsine, nella Romagna “rossa”, durante il Festival mondiale della gioventù socialista. Le 40 bobine, da 4 minuti l'una, con le quali avevano documentato il viaggio a est, sono state curate, digitalizzate, post-prodotte e rese disponibili nel formato digitale che sostituisce oggi nelle sale il 35mm, dai laboratori “La Camera Ottica” e “Crea” del Dams dell’Ateneo friulano. L’operazione è stata diretta da Federico Ferrone, Michele Manzolin, e prodotto da Kiné, Vezfilm e Fondazione Culturale San Fedele con Home Movies, Archivio Nazionale del Film di Famiglia in associazione con la Fondazione Cineteca di Bologna. La proiezione ufficiale è prevista per il 27 novembre al Cinema Reposi. Il giorno prima al “Massimo” l’anteprima per la stampa.

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