Ciclo di conferenze sul Maghreb, fra cultura, letteratura, ambiente e attualità
Sono intitolati “Cultura, società e letteratura francofona del Maghreb: il Marocco” i due prossimi incontri del ciclo di conferenze sul Maghreb organizzato dal dipartimento di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società dell’Università di Udine in memoria di Anna Zoppellari.
Gli appuntamenti online sono in programma domani, giovedì 29 aprile, alle ore 16 e mercoledì 12 maggio alle ore 10, collegandosi alla piattaforma Teams (questo il link).
Gli ospiti: Fatima Gebrati e Abderrahamane Tenkoul
«Nel quadro della cooperazione scientifica tra l’Università di Udine e l’Université Cadi Ayyad di Marrakech – sottolinea Roberto Dapit, docente del DILL e referente per le recenti convenzioni avviate con università del Marocco -, il Dipartimento ha il piacere di ospitare la professoressa Fatima Gebrati. Esperta di geografia sociale e politica, Gebrati si dedica ad argomenti quali risorse patrimoniali, turismo e sviluppo del territorio, segnatamente in aree fragili e marginali del Marocco e Sud Africa. Tra i temi centrali della ricerca, che interessa da vicino i Paesi dell’area mediterranea - precisa Dapit - si pone in forte risalto la questione imprescindibile della mobilità e delle migrazioni nell’epoca contemporanea. Durante la conferenza si parlerà di cultura e ambiente affrontando la questione cruciale delle risorse d’acqua e delle conseguenti sfide per lo sviluppo nella regione del Marocco».
«Nata negli anni dell'Indipendenza, la letteratura francofona del Marocco svela e approfondisce temi, spesso intimi e scottanti, della società magrebina servendosi del francese, lingua del colonizzatore: un paradosso che spiega la sua forza critica e il suo contributo essenziale al problema di rifondazione dell'identità nazionale - spiega Francesca Todesco, docente di Letteratura francese e francofona del Dill -. Il professor Abderrahamane Tenkoul dell'Università di Fès è uno dei massimi studiosi della letteratura del Marocco – sottolinea Todesco - e, come dice il titolo della sua conferenza, percorrerà “le sfide” di questo giovane patrimonio culturale, espressione ideologica engagée di un'identità collettiva e nello stesso tempo scrittura autofinalizzata, personale e liberatoria».