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Il Melograno di Pradamano non si ferma: ripreso il percorso educativo per gli adulti con disabilità intellettive

Dopo le ferie, la casa famiglia di Lovaria ha ripreso a pieno ritmo le attività a sostegno della qualità della vita e dell'integrazione sociale

Dopo le ferie estive, la casa famiglia della Comunità del Melograno di Pradamano procede nel percorso educativo a favore di persone adulte con disabilità intellettive, con attività a sostegno della qualità della vita e dell'integrazione sociale.

La realtà

Si tratta di un centro diurno per persone adulte, coinvolte anche durante il periodo del lockdown in attività formative a distanza. L'emergenza sanitaria, infatti, aveva imposto la chiusura delle porte della casa di Lovaria ma, come accade fin dal 1996, l’associazione ha continuato a stare a fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie rapportandosi con gli enti di riferimento e organizzando una corposa serie di attività e iniziative con il supporto della tecnologia.

La chiusura

Anche nel periodo più difficile, grazie alla disponibilità dell’assessore regionale Riccardo Riccardi, è stata garantita l’uscita giornaliera a scopo terapeutico per le persone con disabilità e, non appena è stato possibile, a seguito di una co-progettazione condivisa con l'Azienda Sanitaria Asufc con cui sono stati predisposti gli opportuni protocolli di sicurezza, è stato possibile riaccogliere gli utenti nella loro casa, coinvolgendoli in un’intensa e strutturata attività educativa. “Siamo stati sempre presenti, ma abbiamo lavorato per riaprire la struttura il prima possibile mettendo al centro i bisogni dei nostri ragazzi che, avevamo riscontrato, aver bisogno di interventi mirati a seguito delle comprensibili, ma ristrette condizioni imposte dalla domiciliarità”, ricorda il presidente Giorgio Dannisi, che ringrazia il personale per l’impegno e la professionalità dimostrata nel corso di una stagione così difficile.

Gli obiettivi

Miglioramento della qualità della vita e integrazione sociale degli utenti e delle loro famiglie, questi gli obiettivi perseguiti dal Melograno che accoglie tredici persone provenienti da otto comuni della provincia di Udine nella struttura di Lovaria dove, prossimamente, l’associazione si farà promotrice di un progetto di co-housing riconosciuto come innovativo dalla Regione. Nonostante i timori e le indubbie difficoltà, nel pieno rispetto dei protocolli sono numerose le attività proposte ai ragazzi per un lento e progressivo ritorno alla “normalità”. Oltre ai 30 laboratori appositamente predisposti per sviluppare l’indipendenza e la crescita in un ambiente familiare, non mancano le uscite sul territorio per favorire la socializzazione e l’integrazione sociale. A metà giugno si è svolto un incontro plenario con le famiglie per condividere quanto programmato e realizzato in questi mesi a fronte delle indubbie difficoltà per la persistenza della pandemia. Nell'occasione è stato presentato il nuovo logo dell'associazione, un altro segno tangibile di rinnovamento nella continuità, dimostrando di volere cogliere le opportunità che scaturiscono nei momenti più difficili.

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