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“Carnevale civico studentesco” con le scolaresche di Pasian ricordando la “Crudel Zobia grassa”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

"Rifare il mondo tra i banchi di scuola in un antico crocevia d'Europa nel tempo rituale del sovvertimento". Giovedì 2 marzo 2017 si rinnoverà nel Centro Storico di Udine il "Carnevale Civico Studentesco" tradizionalmente promosso dal Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl" e dal Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico "Fogolâr Civic" nella rimembranza della "Joibe Grasse" o "Crudel Zobia Grassa" friulana del 1511, prima grande rivolta di popolo antifeudale della storia europea moderna. Evento scolastico dedicato a utopie e memorie di cittadinanza e di sollevazione contro la tirannide nelle regioni alpino-adriatiche affratellate dall'antica Aquileia, il "Carnevale Civico Studentesco" avrà quest'anno come protagonista la Scuola Secondaria di Primo Grado "Gian Domenico Bertoli" di Pasian di Prato, intitolata al "padre" della conservazione dei beni culturali aquileiesi e insediata nei territori che custodiscono la storica Croce del Beato Bertrando, leggendaria sintesi "euroregionale" delle vicende di ribellione contro le tirannidi di ogni epoca. Cori e cortei infiorati, inneggiati al capo degli insorti del Friuli nel 1511, Antonio Savorgnan, dalle ore 10.30, con canti in friulano, italiano, sloveno, tedesco e latino. Cerimonia in Piazza Libertà alle ore 11, con conclusione in Via Stringher, presso l'antico pozzo di San Giovanni, che 506 anni or sono vide l'inizio della terribile "Joibe Grasse". Momento clou del programma sarà, come ormai usuale, una rivisitazione della cerimonia dell'antico Carnevale di Venezia che prevedeva l'abbattimento, da parte delle autorità, di dodici sagome di castelli simboleggianti la prepotenza dei potenti del Friuli ed intitolate oggi invece ai "mali" del vivere contemporaneo segnalati dalle scolaresche. Quest'anno, oltre a riproporre il rito storico veneziano del simbolico abbattimento delle fortezze dei tiranni friulani e quello invece, di matrice slovena, dell'investitura popolare degli antichi principi di Carantania o Carinzia, saranno ricordati anche i cinque secoli della rivoluzione culturale - non soltanto religiosa, ma politica e linguistica - europea del Protestantesimo unitamente ai trecento anni degli udinesi "Florean e Venturin", emblemi civici locali contro i prepotenti del territorio. E sarà ricordato anche Giulio Regeni, eroe studentesco cosmopolita contro le ingiustizie, cui le scolaresche renderanno omaggio presso la Colonna della Giustizia. La manifestazione, cui parteciperanno anche rappresentanze delle Istituzioni e della società civile locali, sarà aperta da visita scolastica allo Scalone dei Castelli di Palazzo di Polcenigo (di Toppo - Wassermann), odierna sede della Scuola Superiore dell'Ateneo del Friuli, e si concluderà, come detto, al Pozzo di San Giovanni, con la deposizione di due rose affiancate, una bianca e una rossa, superamento delle divisioni, in omaggio alla tragica storia friulana di Romeo e Giulietta, vittime esemplari delle guerre civili che continuano a insanguinare il mondo.

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