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Atlas: il nuovo progetto Interreg Italia-Croazia coordinato da Friuli Innovazione

Il progetto è pensato per valorizzare il territorio e il patrimonio culturale della nostra regione. Si parte da un press tour a Cividale del Friuli

Atlas, il nuovo progetto turistico ideato all'interno di Interreg Italia-Croazia e coordinato da Friuli Innovazione, sta per "Adriatic Cultural Tourism Laboratories", e offrirà un prodotto turistico integrato, coinvolgente e innovativo al fine di valorizzare il territorio e il suo patrimonio culturale. Primo evento in programma in quest'ottica sarà il press tour in programma il 25 luglio prossimo a Cividale del Friuli.

Il press tour

Giovanna Tosetto, guida turistica Fvg e senior expert di destination management, coordinerà l'iniziativa. Si tratta di un evento di "storyliving" durante il quale i partecipanti potranno sperimentare una modalità non convenzionale di approccio al territorio, incontrando da vicino i protagonisti della vita di Cividale del Friuli e toccando con mano la loro realtà. L’evento è un esempio concreto delle proposte originali su cui gli operatori regionali stanno lavorando grazie ai workshop gratuiti organizzati in questi mesi da Friuli Innovazione.

La formazione

Dopo il primo ciclo di formazione, che ha già coinvolto una cinquantina di professionisti da tutta la regione e ha visto salire in cattedra, tra gli altri, Paolo Omero - docente di informatica e ICT all’Università di Udine e fondatore di Infofactory - e Bruno Bertero, direttore Marketing di PromoTurismo Fvg, il 23 e il 24 luglio gli operatori saranno nuovamente in aula con Maurizio Testa, fondatore del progetto Artès: un’accademia di turismo esperienziale che insegna a trasformare il turista nel protagonista di una vera e propria narrazione, da sviluppare sul palcoscenico del territorio.

I finanziamenti

Il progetto Atlas - finanziato con quasi un milione di euro dal programma di cooperazione transfrontaliera VA Italia-Croazia 2014-20 e riconosciuto come best practice nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale 2018 - si pone come obiettivo lo sviluppo culturale e del territorio dell’area adriatica: nonostante l’enorme importanza che questo patrimonio riveste per le economie locali, sia in termini di ricaduta occupazionale che di impatto sulla qualità della vita, è evidente come il potenziale di queste aree sia rimasto per lo più inespresso, a causa della scarsa innovazione tecnologica del settore e della mancanza di sinergia tra i vari prodotti turistici. Modus operandi che prende forma nelle parole dell’ingegnere Fabio Feruglio - direttore del Parco Tecnologico - “L’innovazione e la capacità di condividere skill e know how facilita la creazioni di reti e network, caposaldo su cui si basa tutta la progettazione a firma Friuli Innovazione. Visione che ha reso l’innovaction platform di via Linussio un valore aggiunto per tutto il territorio, capace di attrarre risorse e finanziamenti per progetti altamente innovativi, che rendono più competitive le imprese del Fvg”.

I ricavi

“Superando questi punti critici, l’indotto turistico potrebbe crescere di quattro miliardi di euro all’annospiega Saverio d’Eredità, project manager di Friuli Innovazione. “Per questo, Atlas si concentra sul rafforzamento delle competenze degli operatori, sull’implementazione di strumenti innovativi e sulla creazioni di reti tra gli attori del sistema turistico e culturale dell’area adriatica, con l’obiettivo finale di sviluppare un’offerta sempre più competitiva”. Il progetto Atlas, che si chiuderà a settembre 2019 coinvolge, oltre al capofila Friuli Innovazione, importanti partner provenienti dalle due sponde dell’Adriatico: Sipro - Agenzia di Sviluppo della Provincia di Ferrara, Ida - Agenzia di Sviluppo della Regione Istriana, Tecnopolis - Parco Scientifico e Tecnologico di Bari, Puglia Creativa - distretto delle Industrie culturali e creative pugliesi, Università di Pola, Unioncamere Veneto e Stepri - Parco Scientifico e Tecnologico di Rijeka. Accanto alla formazione per gli operatori, il progetto ha messo all’ordine del giorno anche lo sviluppo di servizi di mentoring per imprese innovative - in particolare dell’industria culturale e creativa - in modo da agevolarne la trasformazione in chiave digitale e favorire l’adozione di nuovi modelli di business. A livello locale, sono stati costituiti gruppi di lavoro multidisciplinare sul modello dei “living labs”, per aggregare operatori turistici e del settore culturale, provider tecnologici e agenzie di promozione del turismo, in modo da consentire lo scambio e l’integrazione di competenze e conoscenze.

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