ARTtime riapre con la collettiva "Astratto o informale?"
Dopo il prolungato periodo di chiusura, finalmente, si riparte! Lunedì 26 aprile 2021 alle ore 15:30 ARTtime riapre, ovviamente nel totale rispetto delle misure di sicurezza. Tre semplici regole: mascherina obbligatoria, massimo 5 persone presenti all’interno contemporaneamente (ovviamente mantenendo la distanza di almeno un metro l’uno dall’altro), soluzione idroalcolica per l’igienizzazione delle mani a disposizione dei visitatori.
La riapertura coincide con l'inaugurazione di una nuova esposizione d'arte a respiro internazionale: “Astratto o Infomale?” che rimarrà aperta e visitabile fino a lunedì 10 maggio. Come suggerisce il titolo, questo appuntamento ha come tematica la pittura astratta e informale: espressioni affascinanti e profondamente attraenti che ogni artista interpreta e declina in maniera assolutamente personale. Senza svelare troppi “segreti” si può ben affermare che in questa rassegna si potranno ammirare opere di rara bellezza e notevole potenza espressiva.
Espongono: Stefania Belli, Michele Berlot, Francesca Borgo, Etty Bruni, Evelina Klanikova e Brigitte Kratochwill.
Stefania Belli trae ispirazione e mette in arte, tra scienza e spirito, tra il sensibile ed il materiale. Lo fa con l'uso di sapienti equilibri geometrici dei cerchi, le proporzioni armoniche dei loro diametri e la disposizione cromatica. Nella sua speculazione esistenziale l'oro è il limite estremo al quale può giungere l'artista che è stato privato di conoscere l'infinito, il mistero cosmico. L'oro nel suo splendore sgomenta ed annienta, eppure l'artista ci comunica in modo positivo che nell'insondabile vi è una realtà vitale, un'intelligenza superiore. I colori abbinati alle forme appaiono densi di realtà interiore, sprigionano una forza taumaturgica; nella loro mimesi imitano sinfonie spirituali, riorganizzano a nuove energie i centri vitali dell'essere come lo si è notato in certi mandala tibetani.
Michele Berlot non si definisce "pittore", preferisce dire che si occupa di "altro". Qualcosa che innanzitutto serve a lui stesso, una forma di espressività, tangibile, che impegna anima e corpo ma che riesce anche a dare quel senso che spesso si cerca inutilmente. Sceglie di esprimere stati d'animo, che spesso si modificano nell'arco della realizzazione di un'opera e, a quel punto, nascono i lavori migliori. Perché la pittura? Michele ci si è avvicinato con molto rispetto, provenendo da studi prettamente tecnici e avendo realizzato per anni grafica digitale. Ma la potenza di lavorare con le mani, sperimentare, fare e disfare, sovrapporre, incollare, sporcare, graffiare, annusare, godere e dispiacersi... tutto questo ha capito fin dal primo tentativo, che poteva arrivare solo in questo modo.
Francesca Borgo ama rappresentare la tranquillità come aree nuvolose che si fondono l'una nell'altra, dove luci e colori si mescolano e si fondono in un movimento continuo, al di là di ciò che è reale o realistico. È un effetto di “non definizione” che cerca di andare oltre il dipinto e simboleggia il suo desiderio di essere pienamente sé stessa, aperta alle altre persone, parte del mondo naturale. È un'autentica gratificazione quando le persone desiderano condividere i loro pensieri ed emozioni, entrando in un dialogo con il dipinto, magari volendo toccare la sua superficie o immaginando se stessi in esso. L'artista s'ispira e deve molto ad espressionisti astratti come Rothko e Pollock, a neo-espressionisti come A. Kiefer e ad artisti astratti come Zao Wou-Ki.
Etty Bruni nata a Melissa (KR), vive e lavora a Roma. La grande passione per la pittura l’ha spinta a frequentare l’Accademia di Belle Arti “Rome University of Fine Art”, dove ha potuto sperimentare e conoscere tutte le tecniche pittoriche, permettendole di migliorare la sua innata espressione artistica. La serie di "Paesaggi fantastici" è una sua personalissima esplosione emozionale, una soffice creatività stimolata dall'armonia e dal movimento libero del colore. Un itinerario cromatico animato da un irrefrenabile entusiasmo e vigore. Così come un raggio di sole fa splendere di luce gli oggetti e intorno a questo incanto si vedono vibrazioni di luce, nelle sue opere c'è sempre un bagliore. L'artista ama dichiarare col sorriso: «Ogni mio lavoro è una tela di gioia e di energia».
I lavori di Evelina Klanikova possono essere divisi in tre gruppi principali: paesaggi, opere astratte e forme oniriche di uccelli. In tutti e tre, realtà e fantasia si compenetrano e lo spettatore è sempre quasi magicamente attirato in uno spazio pittorico indefinibile. L'artista costruisce le sue opere con molti strati di pittura a olio applicati in modo sottile; alla maniera dei vecchi maestri, crea dipinti di immensa profondità e luminosità. Nelle astrazioni, la pittura ondeggia sulla superficie del quadro, a volte in forti contrasti, a volte in delicate gradazioni tonali. Fantasia e realtà o cambiamento e permanenza sono opposti che si riflettono spesso nelle opere di Evelina Klanikova in una dualità formale, come i dittici, una linea di separazione nel quadro o due forme che si fronteggiano.
Non sempre ma, di solito, Brigitte Kratochwill lavora in modo molto complesso. Vuole creare superfici emozionanti: solo attraverso molti strati può raggiungere la struttura formale che immagina. Talvolta dipinge deliberatamente sulle parti finite dell'immagine per arrivare alla sua essenza. Il lavoro artistico di Brigitte Kratochwill è dominato dal suo tempo: sperimenta, ricerca e prova a trovare qualcosa di originale, realizza approcci diversi, a volte scopre cose nuove, in grado di reagire spontaneamente e riconoscere i cambiamenti, li accetta o lotta contro di essi, prendendo un'altra direzione. Quando dipinge l'artista intraprende un viaggio nel suo subconscio e le esperienze sensoriali entrano nel processo di pittura, creando una sorta di "riflesso della sua anima".
La mostra sarà visitabile fino al 10 maggio nella Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19.
Ricordando ancora le regole in principio menzionate: mascherina obbligatoria, massimo 5 visitatori presenti contemporaneamente all’interno, soluzione idroalcolica per l’igienizzazione delle mani a disposizione dei visitatori. Ingresso libero.