Arte internazionale alla ARTtime
ARTtime, il suo nome in ambito artistico è sinonimo di moto perpetuo: la dinamica ed instancabile galleria udinese è pronta infatti a presentare una nuova collettiva. Venerdì 17 giugno 2022 alle ore 10:30 apre i battenti la mostra “Iunius in pictura”. Questa rassegna è nata per celebrare la calda bellezza di giugno, un mese a cavallo tra primavera ed estate caratterizzato da un tepore crescente che risveglia i sensi e fa rinascere completamente la natura. L'idea è quella di presentare opere d'arte dai soggetti diversificati ma comunque legate alla dirompente forza del “mese dell'esplosione”; l'evento vedrà la partecipazione di artiste/i di caratura internazionale, proiettando “Iunius in pictura” verso una bellezza globale, senza limiti o confini. Rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 30 giugno.
Sabato 18 giugno alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage, un momento conviviale di incontro e dialogo, all'insegna dell'Arte e di tutto ciò che ruota attorno ad essa.
Espongono: Rebeca Capriles-Heller, Hannelore Heider, Carmen Lins, Gianfranco Massarenti, Herbert Reumann, Davide Sigillò e Cristina Stefanoni.
Rebeca Capriles-Heller fa parte di un'antica famiglia venezuelana. Disegna a matita e a carboncino dall'età di 14 anni. A Londra ha seguito vari corsi, tra cui quello di pittura del nudo a pastello e a carboncino. Dal 2008 è allieva di Sabine Fleischmann che l'ha iniziata alla pittura ad olio; nel 2018 ha dipinto in acrilico sotto la direzione di Gaby Dotter. La sua pittura è influenzata da diverse esperienze di vita, andando ad affrontare temi impegnati ed impegnativi come ad esempio la povertà, la carestia, le differenze di classe, le malattie, le rivolte popolari. Giocano un ruolo fondamentale anche le diverse esperienze di vita, con le relative storie e memorie, in grandi città europee come Madrid, Londra, Bruxelles, Parigi, Copenhagen e in vari centri della Germania.
L'artista Hannelore Heider ritiene che i segni e i simboli culturali antichi e contemporanei conservino segreti che ritroviamo anche nei sogni. Spinta dall'immaginazione e dall'inventiva lo esprime pittoricamente con contenuti e contesti di significato sempre nuovi. Così facendo, il complicato e il confuso vengono ridotti a favore del bello, del semplicemente umano. Con la sua arte Hannelore trasforma simboli e segni di diverse culture ed epoche culturali, ispirandosi alle pitture rupestri, crea figure variegate e rappresentate in modi sempre nuovi. Il suo tema di base, "il sogno", trova la sua espressione nel fluttuare delle figure e delle strutture. I suoi dipinti maturano in un lungo processo di sovrapposizione di tecniche diverse e acquistano così profondità ed espressività.
L'obiettivo della pittura di Carmen Lins è una particolare profondità di colore grazie alla sua speciale tecnica a gesso-pastello. Nel flusso degli stati d'animo della luce e del tempo, si tratta anche di incorporare lo stato d'animo personale; con la dinamica delle gradazioni di colore, emerge una pittura espressiva che aderisce all'astrazione e tuttavia non manca di riconoscibilità figurativa. Invece nei ritratti l'artista cerca di ottenere rappresentazioni estetiche espressive attraverso l'uso libero del colore, lasciando molto spazio all'interpretazione soggettiva. Carmen Lins ha preso classi di paesaggio dal famosissimo Christian Ludwig Attersee e ha approfondito le tecniche ritrattistiche con Elke Krystufek. Fa parte dell'Associazione degli Artisti Visivi del Vorarlberg (Austria).
Gianfranco Massarenti, dopo una formazione in ambito artistico con insegnanti di livello assoluto (Armando Santi, Giorgio Del Bono, Pippo Pozzi e Placido Castaldi) la sua attività artistica è proseguita con una certa discontinuità, alternando alti e bassi. La svolta vera e propria risale al 2007 quando conosce l'Accademia Pictor di Torino e grazie ad essa si avvicina a Aldo Antonietti, Laura Frus e Giuseppe Musolino, artisti ed insegnanti che lo fanno appassionare alla pittura trompe l'oeil e alla tecnica dell'aerografia. Con tutto l'entusiasmo dato dall'aver trovato un canale espressivo valido e adatto per la manifestazione del proprio indubbio talento, Gianfranco Massarenti ha realizzato un sogno aprendo il proprio atelier nel celeberrimo Ricetto di Candelo (BI).
Per Herbert Reumann l'interazione tra geometria e colore rappresenta la pura essenza della rappresentazione pittorica. Si tratti di opere dalla spiccata vena geometrica, che possono ricordare il movimento del Neoplasticismo ma con accenti decisamente più Pop, oppure ritratti in cui il soggetto viene composto/scomposto da solidi semplici (cubi o piramidi) e colori primari. Già, proprio il colore è un tema fondante per Reumann: utilizza infatti solo tonalità pure di nero, bianco, grigio, blu, giallo e rosso, insomma il trio dei primari, i due “non colori” e la somma di questi ultimi. Osservando i suoi dipinti pare di varcare una sorta di “Stargate” immergendosi in un universo parallelo dove entità semplici vanno a comporre nuove strabilianti realtà.
L'amore per la città di Firenze in cui Davide Sigillò è nato e cresciuto, così come la Toscana con le sue coste e campagne, i cieli, i luoghi e le persone del mondo che ha abitato, lo hanno spinto nell'ultimo periodo a rendere ad essi omaggio riconducendolo ad una pittura più figurativa e romantica rispetto a quella informale che lo ha caratterizzato in passato. Ha cambiato spesso stile, tornando talvolta ad utilizzare e a fondere assieme pennello e spatola, tecniche miste e nuovi colori, affinando una ricerca che è elemento essenziale del suo divenire espressivo. Di carattere riservato, l'artista vive nell'amata Firenze, dividendosi tra il lavoro nell'ambito della medicina ed il raccoglimento nel suo studio caratterizzato da una feconda vena pittorica in continua metamorfosi.
Lecchese di nascita, Cristina Stefanoni vive a Monza con la sua famiglia. Ha sempre amato disegnare, passione trasmessale dal padre - architetto e collezionista d’arte - e dallo zio pittore, attraverso il quale ha potuto conoscere ed apprezzare opere ed artisti delle principali correnti degli anni '70/'80. Dopo la laurea e una carriera di professoressa d'Inglese, nel 2010 entra a far parte del gruppo allievi della pittrice monzese Francesca Guffanti, accostandosi alla tecnica della pittura ad olio e acrilica. Partecipa successivamente a varie mostre collettive e concorsi a Monza e dintorni. Dal 2012 entra a far parte del Circolo Amici dell’arte di Villasanta (MB). Quella di Cristina Stefanoni è una pittura dall'impronta iconica, dove realtà e immaginario si fondono in attimi di sospensione.
La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19, dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19. Ingresso libero.