Amicizia all'insegna dell'arte - "Austriaci in Friuli" all'ARTtime
Prosegue con entusiasmo la ripartenza di ARTtime. Venerdì 9 luglio 2021 alle ore 9:00 apre i battenti una speciale mostra collettiva “Austriaci in Friuli”, sempre all'insegna della più totale sicurezza: mascherina obbligatoria, massimo 5 persone presenti all’interno contemporaneamente (ovviamente mantenendo la distanza di almeno un metro l’uno dall’altro), soluzione idroalcolica per l’igienizzazione delle mani a disposizione dei visitatori.
“Austriaci in Friuli” è davvero una mostra speciale perchè curata da Reinhard Auer Eventmanagement con il sostegno del Forum Austriaco di Cultura di Milano e vede la partecipazione di 8 tra artiste ed artisti provenienti dalla vicina Austria. Sarà una rassegna all'insegna dell'amicizia, quella splendida condizione che non conosce confini o frontiere; un'amicizia rafforzata e cementata dall'Arte, colei che con la sua multiforme bellezza dona all'umanità arricchimento, benessere e serenità.
L'esposizione rimarrà aperta e visitabile fino a giovedì 22 luglio.
Sabato 10 luglio alle ore 17:30 avrà luogo il vernissage - momento conviviale che si svolgerà in totale sicurezza – con l'intervento del curatore Reinhard Auer.
Espongono: Sahf Abdulrahman, Peter Daurer, Elisabeth Deutsch, Margot Holzapfel, Patricia Jaqueline, Dalila Mudura, Zvezdana Remic e Marijana Vukovic.
Sahf Abdulrahman è nato a Homs, in Siria, e vive e lavora a Vienna dal 2016. Artista sin dal 1993, è membro della Federazione degli Artisti Siriani ed è anche scrittore, avendo scritto articoli per riviste d'arte e libri per bambini. Per quanto riguarda le sue opere d'arte, la maggior parte dei suoi dipinti parla del dolore umano, è un tentativo di entrare nel dolore umano. Una sorta di grido, un tentativo di disegnare quel momento tra la vita e la morte. Quell'istante in cui i luoghi cambiano e il tempo si ferma. Si dice che il suo lavoro ricordi una serie infinita di volti. Volti pieni di un sentimento di stupore, volti che contengono più domande di quante risposte possano dare, volti che stanno lentamente svanendo, volti che vogliono dire: siamo qui, anche se non lo siamo.
Peter Daurer è nato e cresciuto a Vienna dove ha iniziato come esperto di gastronomia presso il prestigioso Hotel Bristol. In seguito ha svolto varie professioni fino a diventare un architetto pubblicitario indipendente dal 2005. Dopo la morte del fratello nel 2010, Daurer è diventato un autodidatta creativo, sperimentando diversi colori in una varietà di tecniche su tutti i materiali che aveva a disposizione per via del suo lavoro. Quando ha iniziato a dipingere, è stato per elaborare il dolore e la rabbia. Dopo 10 anni è diventata passione e amore per la creatività. Per l'artista, l'arte è essenzialmente un gioco di colori, forme e tecniche. Persona estremamente sensibile, Daurer spesso mette volentieri a disposizione le sue opere per scopi benefici.
Elisabeth Deutsch, dopo gli insegnamenti del Prof. Christian L. Attersee, lavora con forme e colori, con luci e ombre, materiali diversi, a volte dipinge ritratti oppure opere astratte, questo è diventato una parte della sua vita. La volontà è quella di recuperare alcuni anni di astinenza pittorica. Perciò questa creatività a 360° è prioritaria: usa il barattolo di vernice per portare le immagini dalla sua testa alla tela, combinarle, scartarle, dipingerle sopra, graffiarle, tratteggiarle e colarle, per poi essere in grado di approfondire completamente l'accuratezza di un ritratto. È un grande bisogno dell'artista mantenere la propria libertà nella pittura, nella pratica della sua arte. Non vuole essere schedata in una etichetta categorica e rifiuta di farsi inserire in un singolo e qualsiasi stile pittorico.
Inizialmente la pittura ad acquerello era la tecnica preferita da Margot Holzapfel per esprimere il concetto chiave della sua opera d'arte. Tuttavia la pittrice si è presto affascinata a sperimentare tutti i tipi di acrilico e le tecniche miste. L'artista è nata a Ybbs e sin dalla prima infanzia è sempre stata affascinata dal mondo dell'arte e della pittura. La libertà nella creazione dell'immagine, il processo spontaneo, il momento di sorpresa e il percepire e modellare consapevolmente le proprie idee e pensieri emotivi, queste azioni benefiche costituiscono un puro elisir per Margot Holzapfel. Ogni colpo di pennello, ogni linea che lei disegna dovrebbe creare emozioni e far sì che lo spettatore ricordi e si immerga nel suo proprio mondo di emozioni e sentimenti piacevoli e stimolanti.
Patrizia Jaqueline è una giovanissima artista viennese che utilizza un'ampia gamma di tecniche (matite, pastelli, acquerello, carboncino, acrilico, olio) e padroneggia vari stili dal classico figurativo al surreale, dalla street art ai manga. Patricia Jaqueline, nonostante la giovanissima età, ha già vinto diversi premi d'arte ed ha iniziato ad esporre prestissimo, ad appena 9 anni. Sino ad oggi l'artista ha creato già più di 250 opere: alcune sono commissioni, altre sono state esposte, alcune donate a fondazioni ed altre già si trovano in collezioni private. Grazie alla sua versatilità l'artista ha dato vita ad alcune serie di successo come “Eye forests” o “Doodles” e ha dato vita alla figura di “Glotzi”, un grande occhio animato che si muove in un mondo di colori ed effetti luministici.
Dalila Mudura è nata in Romania ma vive a Vienna sin dall'età di 2 anni. Dopo studi in ambito economico-turistico presso l'Università di Vienna, Dalila Mudura ha sentito il bisogno di fare qualcosa che le trasmettesse un profondo benessere: dipingere. A livello tecnico è versatile e le piace sperimentare, utilizza infatti l'olio, la tempera e persino materiali utilizzati in edilizia. Dalila vive l'atto della creazione artistica come uno stato di continuo cambiamento che le tira fuori il suo lato fanciullesco; i soggetti le vengono dalle piccole cose a lei vicine e dai sogni dell'adorata infanzia, si lascia spesso trasportare da una naturalezza naif che si rispecchia nei colori e nelle emozioni che le opere riescono a trasmettere. La sua natura gioiosa è ben riscontrabile nelle sue opere.
La pittura è sempre stata la passione di Zvezdana Remic. La pittrice austriaca lascia fluire pensieri e sentimenti nei suoi dipinti, in modo che anche gli altri possano partecipare ai suoi sogni e alle sue fantasie. Quando dipinge, il tempo e lo spazio letteralmente impallidiscono. Zvezdana Remic realizza i suoi sogni combinando le proprie fantasie, impressioni o esperienze con i colori. Per le presentazioni delle figure si rifà un po' ai maestri dell'espressionismo austriaco, per raccontare un mondo, un universo interiore a metà strada tra il reale e il visionario. Rispetto al citato movimento artistico però l'artista sceglie colori più morbidi, più sfumati, forse perché le storie che vuole rappresentare riguardano sensazioni positive associate a questo spettro cromatico.
Marijana Vukovic dipinge perché è la sua più grande passione. Fondamentalmente, essere creativi diverte, porta gioia e dona la libertà individuale. L'artista ha notato sin da bambina che vede il mondo in modo diverso, molto più con il cuore e l'anima che con gli occhi. Esprime i suoi sentimenti con i colori, dipinge principalmente con acrilico su tela, ma anche con olio, grafite, tempera, senza porsi limiti tecnici. I soggetti e motivi principali sono i paesaggi, le nature morte ma anche scene mitologiche. L'arte è un modo di esprimere le proprie emozioni più intime e per Marijana Vukovic l'arte è una specie di terapia. Con le sue opere vuole raggiungere artisticamente più persone possibili e la rende felice portare gioia ad altre persone attraverso i propri dipinti.
La mostra sarà visitabile fino al 22 luglio presso la Galleria ARTtime di Vicolo Pulesi 6 a, Udine con il seguente orario: lunedì dalle 15:30 alle 19 e dal martedì al sabato dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19.
Ricordando ancora le regole in principio menzionate: mascherina obbligatoria, massimo 5 visitatori presenti contemporaneamente all’interno, soluzione idroalcolica per l’igienizzazione delle mani a disposizione dei visitatori. Ingresso libero.