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Al castello di Udine per celebrare i 600 anni della vittoria friulana di Bando, contro Venezia

Iniziativa del Fogolâr Civic nel VI centenario dell'ultima battaglia campale vinta dai friulani nel tentativo di ostacolare l'avvento in regione della Serenissima. Travain: “Affermazione d'orgoglio di un Friuli irriducibile, quasi una sorta di Gergovia friulana!”.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

La libertà della regione friulana, cuore di quel Patriarcato che affratellò tante genti d'Europa, nel corso dei secoli fu difesa anche con le armi in pugno. Seicento anni or sono, il 9 maggio 1418, in località Bando, presso Cordovado, i friulani d'Occidente, guidati dai loro valorosi capitani Nicolussio di Prata, Federico di Porcia, Iacopo ed Ulvino di Valvasone, e dal prode Francesco di Prodolone, sbaragliarono un corpo d'invasione veneziano penetrato nella Patria del Friuli. Fu vittoria vana, come parve presagire il nome stesso del campo di battaglia. Alla fine Venezia prevalse e dominò per quasi quattro secoli la terra friulana. La vittoria di Bando costituì comunque affermazione d'orgoglio di un Friuli irriducibile, quasi una sorta di Gergovia friulana. Ai coraggiosi combattenti di allora e a tutti i caduti, con fraterno spirito euroregionale, il migliore civismo della capitale del Friuli Storico vuole tributare debito omaggio nel seicentenario, sotto la finestra delle prigioni del Castello di Udine, presso la quale si ricorda ogni anno, il 19 marzo, il martirio dell'ultimo vessillifero dello Stato aquileiese, Marco di Moruzzo. Questo l'intento del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic” e del Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” che, in collaborazione con le Presidenze del Club per l'Unesco di Udine e della Federazione provinciale dell'Istituto del Nastro Azzurro, oltreché con il patrocinio morale dell'Arengo cittadino, si apprestano, mercoledì 9 maggio 2018, a commemorare quei fatti attraverso un momento laico e religioso all'ingresso del Palazzo del Parlamento sull'acropoli udinese. Alle ore 17, si inizierà con la lettura un passo dell'antico “Chronicon Spilimbergense” rievocativo della battaglia, poi l'orazione civile, a cura del prof. Alberto Travain, presidente del Fogolâr Civic e la Liturgia della Parola, presieduta da don Tarcisio Bordignon, cappellano del sodalizio civico fogolarista. La cerimonia si concluderà con la deposizione di una dedica commemorativa della battaglia, presso l'inferriata delle prigioni, e con gli indirizzi di saluto finali. Oltre al Comune di Udine, sono state interessate all'iniziativa anche le comunità del Friuli occidentale più direttamente coinvolte dal ricordo di tali vicende.

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