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Adelaar: storia di donne, confini e solitudini

Parte la raccolta fondi per il lungometraggio del regista friulano Enrico Bergamasco

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Un progetto indipendente, che nasce dalla voglia di raccontare una storia inedita, fatta di donne ma “vista” attraverso gli occhi di un uomo, quelli dell’attore e regista friulano Enrico Bergamasco. L’idea di raccontare questa storia parte da un romanzo, “Liberami” della scrittrice friulana Anna Piazza, (Arpeggio Libero 2012) che è anche co- sceneggiatrice della storia insieme a Bergamasco e sta collaborando al progetto per la realizzazione del film. «Questa storia mi ha colpito fin da subito, e ho pensato che fosse importante raccontarla adesso. Si parla di donne e di amore, ma anche di corpi e del loro uso/abuso, di sfruttamento, di relazioni umane complicate e di solitudini a volte molto profonde» spiega il regista. La storia racconta le vicende di Emira, una giovane donna albanese che arriva in Italia, a Trieste, per cercare sua sorella che crede prostituta nella città giuliana. Qui incontrerà Eva, una giornalista che sta indagando proprio sul traffico della prostituzione, e le loro vite si incontreranno. Il progetto low-budget è in cerca di fondi per la realizzazione, sarà girato a Trieste e in varie location del Friuli, avrà un respiro internazionale grazie alla collaborazione di persone e realtà provenienti dall’Europa ma anche dall’America. Il film coinvolge attori come la friulana Emanuela Galliussi che vive e lavora a New York, l’attrice albanese Esela Pysqyli, recentemente vincitrice al Festival del Cinema di Pristina, che vive e lavora a Roma, Marino Masè, attore che ha lavorato con registi come Marco Bellocchio (Pugni in tasca – 1965) e Francis Ford Coppola (Il padrino parte III), e molti altri. Essendo in fase iniziale di sviluppo ha bisogno di essere supportato nella sua realizzazione. «Abbiamo deciso di aprire un crowdfunding per la raccolta dei fondi – spiega il regista – perché vogliamo condividere il progetto con il pubblico, veicolarlo attraverso la rete e chiedere a tutti un piccolo contributo per aiutarci a realizzarlo.» La raccolta fondi è partita il 14 ottobre su Indiegogo.

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