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A Udine arriva il primo parco al mondo di Hyper Reality

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

In provincia di Udine, a Feletto Umberto, comune di Tavagnacco, il futuro è già arrivato. Apre infatti i battenti 3D World Arena, il primo parco tematico al mondo dedicato alla Hyper Reality.

In occasione di questa epocale apertura, 3DWA ha deciso di organizzare il 3DWA Open Days, un evento imperdibile e limitato nel tempo.

Fino al 26 novembre, giorno di apertura ufficiale al grande pubblico, i più veloci possono infatti fin da ora prenotare su https://3dwa_opendays.eventbrite.it una visita in anteprima del Parco. Non sarà un tour come tanti, ma il Viaggio con la "V" maiuscola che porterà i visitatori a scoprire i segreti della Realtà Virtuale Immersiva.

3DWA, la prima Startup italiana in Realtà Virtuale Immersiva

Dietro questa grande e innovativa avventura c'è la giovane Startup italiana SNR S.r.l. nata dall'idea di Massimiliano Soresini e composta da diversi imprenditori che hanno creduto nell'iniziativa. Instancabile e vulcanico programmatore informatico, Massimiliano ha alle spalle 14 anni di esperienza nel campo della robotica industriale.

3DWA è l'immaginazione che approda nel quotidiano. Entrando nelle varie attrazioni del centro, l'ambiente generato dal computer si fonde con quello fisico. «In 3DWA, se mi avvicino a una finestra virtuale e la apro» racconta Soresini, «sento lo spiffero d'aria fredda o calda che entra». Grazie a speciali sensori e attuatori, le attrazioni in Hyper Reality di 3DWA ci fanno muovere fisicamente all'interno dello spazio simulato. Si tratta di una mobilità del tutto immersiva che «consente di correre, camminare, saltare, sedersi e interagire con cose e persone. Non è un semplice video a 360°, ma un mondo virtuale a tutti gli effetti».

Le esperienze immersive disponibili in 3DWA sono tante. «Oltre ad aver contestualizzato la Hyper Reality» continua Soresini, «utilizziamo da un lato simulatori classici 7D con gli occhialini e dall'altro dispositivi con visori che riproducono viaggi sulle montagne russe, voli su un deltaplano, corse automobilistiche e tragitti in canoa sul Colorado River nel Grand Canyon».

Non solo, ci sono postazioni di 3x3 metri in cui, armati di katane, pistole o archi con frecce laser, diamo battaglia ai robot. E non finisce qui perché, come ci saranno postazioni di esplorazione e combattimento che sfruttano vere piattaforme mobili. Qui il giocatore, grazie a una speciale imbragatura, può camminare, correre e saltare pur rimanendo nello stesso punto».

Non mancano aree dove interagiamo addirittura con ciò che abbiamo intorno. «Pensiamo per esempio a un'abitazione coloniale di fine '800 o a una casa degli orrori. Una volta entrati, grazie a un visore e alla tecnologia di body tracking tipica del cinema, viviamo in completa libertà tutto ciò che vediamo». Infine, ci saranno le Escape Room in Hyper Reality, con un richiamo a format molto importanti.

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