17 novembre 2020, Giornata mondiale della prematurità
L'Associazione Il Paese di Lilliput A.P.S. che opera presso il Reparto di Patologia Neonatale di Udine, nell'impossibilità di organizzare come ogni anno un evento ad hoc per questa speciale ricorrenza a causa delle limitazioni dovute all'emergenza sanitaria in corso, vuole rinnovare il risalto su questa realtà così frequente tra i neonati.
"Nel mondo un bambino su dieci nasce prematuro”, questo il messaggio che campeggia sulla locandina ufficiale dell’evento.
In particolare, in Italia ogni anno nascono circa 32.000 bambini prematuri, il 7% del totale dei nati; di questi, quasi uno su cento, nasce molto prematuro, cioè con un’età gestazionale di meno di 32 settimane (40 settimane è il tempo fisiologico di una gravidanza) e richiede una degenza prolungata nei reparti di terapia intensiva neonatale.
Questi Reparti sono altamente specialistici: si occupano di sostenere un’adeguata assistenza respiratoria, ma anche di combattere le infezioni in situazioni di forte fragilità immunologica, di dare una nutrizione adeguata per permettere un accrescimento il più possibile simile a quello che avviene regolarmente in utero.
Una assistenza a tutto campo, che come aspetto fondamentale comprende anche il sostegno alle famiglie dei piccoli pazienti: i genitori di un bambino prematuro sono spesso in difficoltà nella gestione emotiva di momenti in cui la salute del figlio è incerta, in cui essi si ritrovano nella impossibilità di una conduzione autonoma e intima della relazione affettiva. Sono anche loro genitori prematuri e come tali hanno bisogno di aiuto e di guida.
Il bambino nato prematuramente, tolto dall’ambiente intrauterino dove trascorreva il suo processo di maturazione e proiettato precocemente in terapia intensiva monitorato continuamente da cavi, saturimetro e di sovente intubato, si comporta da subito come un guerriero: lotta per la sopravvivenza, mostra ai suoi genitori e agli operatori la sua grande capacità di affrontare le difficoltà quotidiane.
Chiede agli operatori e ai genitori, a ciascuno per il suo ruolo, di porre la massima attenzione ai suoi bisogni. Nella terapia intensiva infermieri, medici, fisioterapisti, psicologi mettono a frutto le proprie conoscenze ed esperienze in un lavoro corale, magicamente integrato per ottenere il miglior risultato possibile.
I genitori fanno la loro parte, fin dai primissimi giorni di vita. Sono accanto all’incubatore per trasmettere coraggio al figlio, all’inizio solo con lo sguardo, quando altro non è ancora possibile; poi con un tocco gentile, una carezza leggera per portare e ricevere calore. Poi finalmente con il contatto sul proprio petto, pelle contro pelle, dove il figlio può riascoltare il battito del cuore materno e annusare il profumo caldo del latte. Nel contatto pelle a pelle, o canguro terapia, scompare l’esitazione per una situazione che si aveva paura di affrontare, si cede alla forza dell’amore, si conquista progressivamente la fiducia nelle proprie capacità genitoriali. La madre e il padre tessono una rete di conoscenze delle esigenze del figlio, una lettura che man mano li tranquillizza e permette di strutturare insieme il percorso di vita all’interno della famiglia. Nella giornata del prematuro si vuole ringraziare gli operatori che con la loro dedizione traghettano i piccoli cuccioli da un freddo porto ipertecnologico alle calde braccia dei genitori.
La T.I.N. di Udine è una delle poche realtà in Italia che, in periodo di pandemia, ha continuato a permettere ai genitori di poter assistere il loro guerriero e di poter stare in Reparto anche 24 ore su 24, turnandosi tra padre e madre. Un ringraziamento va comunque anche ai genitori che strenuamente, nonostante le difficoltà psicologiche e fisiche che incontrano nell'affrontare questa esperienza, aggravate per di più in questo periodo dalle paure legate al Covid, vanno avanti e indietro dal Reparto e stanno vicino al loro guerriero, dimostrando una forza che neanche loro sapevano di avere.
Il neonato sta proprio al centro di questo sistema sinergico, in cui ognuno per la sua parte contribuisce alla sua salute.
Per questo celebriamo questa importante Giornata. In occasione della Giornata Mondiale della Prematurità il Comune di Udine illuminerà Via Mercato Vecchio di luce viola, il colore che contraddistingue proprio il prematuro.