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La Uil non firma l'intesa sul Comparto unico: "previste indennità solo per alcuni, tra cui assunti con incarico fiduciario"

Il segretario regionale Uilfpl Fvg Stefano Bressan contesta alcune decisioni. "Ci vengono invece proposte, o forse meglio dire imposte, visto che non sono oggetto di trattativa, delle indennità che riguardano solo una piccola parte dei lavoratori e per delle tipologie ben precise non prioritarie"

Sul piatto ci sono 22,3 milioni di euro per quasi 13mila dipendenti di enti regionali e locali e la trattativa per il rinnovo del contratto collettivo del comparto unico sta per giungere al termine. Ma uno stop arriva dalla segreteria regionale della Uil, con Stefano Bressan che tira il freno a mano e dichiara: "Siamo di fronte all’ennesima occasione mancata per migliorare, in termini di efficacia ed efficienza, l’erogazione dei servizi ai cittadini di questa regione". Secondo il segretario regionale non è stato possibile trovare un'intesa sui punti indicati dai lavoratori e condivisi dalle organizzazioni sindacali. Sul tavolo della discussione c'erano: la riforma dell’attuale ordinamento giuridico e professionale dei lavoratori, compresi i meccanismi delle progressioni orizzontali e verticali e riclassificazione del personale, gli aumenti tabellari in linea con l’aumento del costo della vita, premi per la produttività dei lavoratori, con meccanismi oggettivi equi, il riconoscimento del lavoro svolto anche attraverso la rivisitazione delle indennità esistenti e l’introduzione di nuove, la prosecuzione del percorso di costruzione del Comparto unico per rappresentare un momento di crescita professionale. "Niente è stato preso in considerazione, se non in parte", lamenta Bressan prima di indicare le proposte arrivate da contraltare. "Ci vengono invece proposte, o forse meglio dire imposte, visto che non sono oggetto di trattativa, delle indennità che riguardano solo una piccola parte dei lavoratori e per delle tipologie ben precise che non sono state invece riportate dai lavoratori alle organizzazioni sindacali come argomenti prioritari". Tra queste, ad esempio, l'introduzione di un’indennità per i segretari particolari del presidente della Regione, degli assessori regionali, del presidente del Consiglio regionale e ai capi segreteria dei gruppi consiglieri di 750 euro. "Non possiamo che far notare che queste persone sono assunte per incarico fiduciario e senza nessuna prova selettiva", commenta Bressan. Ma anche "l'introduzione della possibilità per i sindaci di nominare quali titolari di posizione organizzativa persone prive dei titoli, magari anche loro attingendo alla cerchia dei loro amici", tuona il segretario. "Quello che sta succedendo a nostro avviso è lesivo dell’autonomia riconosciuta ex lege alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e conseguentemente al ruolo rivestito dal Comparto unico, ma soprattutto è lesivo degli interessi dei lavoratori e del ruolo che la nostra organizzazione sindacale è chiamata da statuto a rivestire nei loro confronti. Per i suddetti motivi, la Uilfpl Fvg non procederà alla sottoscrizione della preintesa al CCRL 2019-2021 nella forma e nei contenuti proposti", conclude Bressan. 

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