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"Le professioni rappresentano una risorsa per il paese, non una casta"

Ad affermarlo è stato Romeo La Pietra, presidente di CUP Federprofessionisti, nell'ambito del Professional day udinese. Successo per l'intervento di Isidoro Gottardo, che ha proposto un sostegno regionale per i tirocinanti

Non una Casta, ma una risorsa per il Paese. E, di certo, non un soggetto da liberalizzare, non almeno con l' «accanimento quasi ideologico» sin qui adottate dall'esecutivo. Il presidente provinciale di Cup Federprofessionisti Romeo La Pietra lo ha ribadito in occasione del Professional day, la giornata di mobilitazione nazionale degli Ordini professionali, che ha visto circa 200 presenze oggi all’hotel Là di Moret, sede della proposta locale.

Non una protesta ma appunto una proposta, ha spiegato durante la sua premessa La Pietra, davanti ai diversi Ordini tutti ugualmente preoccupati. A impensierirli «una serie di interventi legislativi che ci hanno infilato in un pacchetto di cosiddette liberalizzazioni quasi fossimo consorterie chiuse, cosa che evidentemente è ben lontana dalla realtà».

Nel merito, sono emerse tra le altre criticità la strumentalizzazione sulle tariffe, «già abolite dal 2006», l’assenza di un quadro riformatore chiaro, la questione delle società. «Lo schema proposto prevede la possibilità che possano entrarvi soci di mero capitale, anche con una quota di maggioranza – spiega La Pietra –. Si arrivasse a questo, sarebbero in serio pericolo l’autonomia e l’indipendenza del professionista, assoggettato a logiche imprenditoriali che non lo riguardano». La proposta alternativa? «La presenza di soci di solo capitale deve essere minoritaria, non tale da dettare l’orientamento della società. Non oltre, dunque, il 30%».

“C’è un problema di eccesso e non di accesso – ha proseguito La Pietra –, come dimostrano ampiamente i numeri: negli ultimi dieci anni i professionisti italiani sono raddoppiati passando da 1 a 2 milioni e oltre la metà del totale è di under 45. Siamo una forza giovane, disponibile al cambiamento, pronta a dare un contributo per lo sviluppo del Paese, sempre che Governo e Parlamento pongano un punto fermo a riforme e innovazioni legislative che hanno reso instabile il quadro delle norme all’interno del quale quotidianamente operiamo».

Quindi, anche con i rinnovati interventi di La Pietra, la tavola rotonda che ha visto protagonisti le istituzioni con il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e il vicesindaco di Udine Enzo Martines, la politica con il deputato Isidoro Gottardo, il mondo dell’Università con i docenti Antonino Morassi, facoltà di ingegneria, e Mario Nussi, facoltà di economia a Udine.

Un coro di consensi alla mobilitazione degli ordini e a anche, da parte di Gottardo, la proposta di una Regione che sostenga con sue risorse il percorso dei tirocini. «Incivile che vengano fatti dopo l’esperienza universitaria», ha osservato ancora Gottardo criticato l’approccio governativo «che ha voluto in qualche caso non urtare le lobby più potenti». Da parte dell’Università le considerazioni di Morassi sulle difficoltà d’accesso al lavoro dei giovani laureati e l’approfondimento di Nussi sulla convenzione del luglio scorso tra Ordine dei commercialisti ed esperti contabili e Ateneo friulano mirata a favorire un più facile accesso alla professione. Fontanini e Martines hanno poi ricordato l’impegno delle loro istituzioni a non ritardare i pagamenti a favore di chi mette a disposizione un servizio professionale per le amministrazioni pubbliche. Il presidente della Provincia si è quindi detto favorevolissimo alla proposta di Gottardo per una riforma della formazione in regione, mentre Martines ha auspicato rapporti più costanti tra istituzioni e Ordini.

 

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