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Economia Martignacco / Via Spilimbergo

All'antivigilia di Natale fine ufficiale per la Spav: quale futuro per i lavoratori?

Una crisi del comparto edile ancora viva più che mai e l'avanzamento dell'età pensionabile penalizza fortemente il personale rimasto senza occupazione

Il 23 dicembre cesseranno ufficialmente attività e cassa integrazione straordinaria per i 73 lavoratori rimasti in forza alla Spav, l’azienda di prefabbricati in calcestruzzo di Martignacco, nove mesi dopo la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale, nel marzo di quest'anno.

IL FUTURO DEI LAVORATORI. Per i lavoratori si profila la collocazione in mobilità, con una durata di 24 mesi per gli over 50, che costituiscono la grande maggioranza dei dipendenti, 18 tra 40 e 50 anni e 12 mesi per gli under 40. È stata constatata con il curatore Giuliano Bianco la totale assenza di soluzioni per un recupero produttivo anche parziale, come hanno spiegato oggi i sindacalisti nel corso di un'assemblea, l'ultima, convocata nella sala consiliare del comune di Martignacco. Dietro alla chiusura una crisi tutt'altro che finita, soprattutto per il comparto edile, e che renderà particolarmente difficili le prospettive di ricollocamento dei lavoratori, penalizzati anche da un'età media piuttosto elevata. A rendere ancora più incerto il futuro dei dipendenti Spav l'allungamento dell'età pensionabile, determinato dalla legge Fornero, che li penalizza anche sul versante della previdenza. Per i dipendenti si prospetta l'iscrizione immediata alle liste di collocamento, già dal 24 dicembre, e quindi le pratiche in patronato per le domande di mobilità all'Inps; per ricevere i primi emolumenti ci vorranno come minimo tre mesi.

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