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Economia

Expo Milano, sinergia tra aziende e ateneo friulano e giuliano

Le imprese del legno saranno ospitate all’interno dello stand collettivo allestito dalla Regione, progettato da studenti di architettura delle Università di Udine e Trieste

Il MADE Expo di Milano (Milano Architettura Design Edilizia) è oramai da diversi anni un punto di riferimento non solo in Italia per il settore delle costruzioni e dell’architettura. La rassegna milanese rappresenta un’importante e irrinunciabile occasione di promozione del sistema territoriale locale e di sostegno alle attività di marketing delle imprese del legno di prima e seconda lavorazione.

Per questo diverse aziende associate a Confindustria Udine, tra cui Diemme Legno di Pontebba, Segheria F.lli De Infanti di Paluzza, Serrametal di Mortegliano e DomusGaia di Tricesimo, saranno presenti, assieme tra l’altro anche a Legno Servizi, al Consorzio Innova FVG e alla rete d’impresa 12 to-Many, all’interno dello stand collettivo allestito dalla Regione.

La novità di questa edizione (Rho, 18-21 marzo 2015) è che lo stand, oltre ad estendersi su uno spazio espositivo più ampio (126 mq) rispetto al passato, sarà progettato dal vincitore fra gli studenti di architettura delle Università di Udine e di Trieste che parteciperanno al concorso di idee “Ricostruiamo il futuro guardando al passato”, il cui termine ultimo per consegnare i lavori scade il prossimo 7 gennaio. L’8 gennaio 2015, infatti, la Commissione Giudicatrice decreterà l’elaborato primo classificato al fine di indire già per il giorno seguente, attraverso Il Mepa, la gara per l’allestimento.

Particolarmente soddisfatto per questa sinergia avviata con il mondo universitario, il capodelegazione di Tolmezzo di Confindustria Udine, Vittorio Di Marco, componente, tra l’altro, della Commissione Giudicatrice, ricorda come obiettivo di questo concorso di idee, di cui è promotrice Confindustria Udine, sia quello di valorizzare e promuovere l’uso del legno locale certificato PEFC e le aziende regionali che lo lavorano.

“Comunicare la provenienza del legno come fattore di garanzia di salubrità per il consumatore finale – sottolinea Di Marco – è un elemento distintivo della nostra filiera. La ricostruzione post-sismica del Friuli ha di fatto sdoganato, negli anni ottanta, il rilancio del legno nelle costruzioni in Italia ma purtroppo non è mai stata utilizzata dal comparto friulano del legno da costruzione per promuoversi sul mercato nazionale. Oggi forse abbiamo una nuova occasione per farlo, proponendo la nostra esperienza maturata in quell’occasione come fattore qualificante nell’edilizia di recupero e ristrutturazione promossa e incentivata attualmente da tutte le nazioni economicamente sviluppate. Raccontare il moderno sviluppo del comparto regionale del legno strutturale, è un messaggio autentico che porta credibilità e visibilità a tutta la nostra filiera”.          

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