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I sindacati lanciano l'allarme anziani: "sono le fasce più esposte alla crisi"

"Sos liste d'attesa": i pensionati Cgil-Cisl-Uil chiedono più fondi sull'assistenza domiciliare, con un incremento sui 34 milioni di euro complessivi. "In aumento il numero di anziani non autosufficienti"

«Siamo consapevoli dell’esigenza di mettere al primo piano l’emergenza lavoro. Ma tra le fasce più esposte alla crisi ci sono anche anziani e non autosufficienti. Nell’assestamento di bilancio, quindi, deve trovare posto anche un incremento del fondo per l’autonomia possibile (Fap), che finanzia l’assistenza domiciliare». A chiederlo sono le segreterie regionali dei sindacati pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, con i segretari Ezio Medeot, Gianfranco Valenta e Magda Gruarin.

Dietro alla richiesta l’allungamento delle liste di attesa sul Fap e l’emergenza fondi, che secondo gli accertamenti svolti dai sindacati colpisce tutti gli ambiti sanitari, cui spetta il coordinamento e l’organizzazione del servizio sul territorio, in stretto contatto con i Comuni. Per questo i Spi, Fnp e Uilp puntano a un incremento dello stanziamento complessivo di 34 milioni. L’importo, ritoccato in sede di manovra estiva 2012, è stato confermato con la Finanziaria 2013 approvata sotto la precedente giunta regionale, ma per i sindacati è diventato insufficiente, per il progressivo aumento di anziani e non autosufficienti, legato all’andamento demografico.

«Ci aspettiamo che anche quest’anno – concludono Medeot, Valenta e Gruarin – la manovra di assestamento sia l’occasione per intervenire su uno dei capitoli più importanti del welfare. Questo in linea con l’obiettivo strategico di rafforzare i servizi territoriali e l’assistenza domiciliare, che rappresenta la strada maestra per ridurre la pressione sulla rete ospedaliera, anche in termini di ricoveri impropri, e la domanda di posti letto in casa di riposo».

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