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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Sgravi fiscali dal 75% al 90% per chi investe in pubblicità sulle testate online

Nonostante le ingerenze dei quotidiani cartacei che hanno tentato di ostacolarlo in ogni modo, l'editoria digitale è stata pienamente inclusa nel provvedimento a sostegno del setore. Soddisfazione di USPI e Citynews (il Gruppo Editoriale di cui fa parte la nostra testata) che esprimono plauso al Governo e al ministro Luca Lotti per la decisione

Si è conclusa positivamente la vicenda degli sgravi fiscali per chi investe pubblicità nella stampa . Dopo una lunga battaglia combattuta in prima linea da Citynews (il Gruppo Editoriale di informazione locale cui fa parte la nostra testata) e da FIEG, Federazione Italiana Editori Giornali, venerdì 13 ottobre si è riusciti ad includere i giornali online all'interno del provvedimento a sostegno dell'editoria che nel 2018 riconoscerà un credito d'imposta pari al 75% per tutte quelle imprese e i lavoratori autonomi che investiranno in campagne pubblicitarie su quotidiani e periodici, emittenti tv e radio locali. L'agevolazione, nata per risollevare un settore in crisi da un decennio, riuscirà a raggiungere ben il 90% se a investire saranno piccole e medie imprese, microimprese e start-up innovative (Il ministro Luca Lotti-2qui tutti i dettagli). Tali sgravi saranno validi anche per metà 2017, ovvero per chi ha investito in pubblicità nel periodo che va dal 24 giugno al 31 dicembre 2017. Per tale periodo la capienza del fondo è stata stabilita in 20 milioni di euro e il credito di imposta potrà essere utilizzato sugli investimenti incrementali oltre l'1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente..

Ostruzionismo vinto

Il testo del decreto sarà reso pubblico nei prossimi giorni. Ambienti USPI (Unione Stampa Periodica Italiana) e Citynews, in costante contatto con il Governo, hanno avuto modo di avere anticipazioni sul contenuto del decreto. Per il 2018 il fondo è stato stabilito in 62,5 milioni di euro, e gli oneri saranno recuperati da una corrispondente riduzione del "Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione". Le organizzazioni di categoria legate ai quotidiani cartacei hanno cercato di infuenzare il Governo per limitare questi sgravi solo alla stampa cartacea, escludendo quindi espressamente anche il digitale. Fortunatamente il Governo ha deciso in maniera lungimirante di ricomprendere tutto il settore: nel decreto viene espressamente indicato che anche le testate "online" rientrano nella normativa sugli sgravi fiscali.

Luca Lani, ceo Citynews, ha dichiarato: "E' un giorno importante per l'editoria Italiana. Dopo un lungo braccio di ferro nel quale una parte del mondo editoriale tradizionale ha cercato di cancellare il digitale da questa importante normativa, il Governo ha invece deciso di ricomprenderlo. A questo si è arrivati grazie alla lungimiranza dei ministri competenti (Ministro onorevole Luca Lotti in particolare) e grazie al lavoro di persuasione svolto dall'USPI in rappresentanza di centinaia di testate digitali. Se da una parte è vero che il settore cartaceo ha sofferto una crisi rilevante, dall'altra parte il settore digitale rappresenta il futuro dell'industria dell'informazione e pertanto va anch'esso sostenuto. Questo è ancora più vero in questi recenti periodi dove la pervasività e la forza (anche commerciale) dei social network e dei giganti digitali statunitensi hanno reso molto piu fragili anche le realtà digitali. Il provvedimento quindi è un aiuto a tutte le imprese editoriali giornalistiche italiane che potranno avere maggiori risorse per poter aumentare qualità e per generare occupazione".

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