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Reti d’impresa: primato del Friuli Venezia Giulia grazie ai dati di Udine

Nel 2021 i contratti di rete in regione hanno raggiunto quota 476 con un aumento dell'11,2 per cento rispetto all’anno precedente

Sono 2.139 le imprese che fanno parte di reti in Fvg. Rispetto al 2020 sono aumentate del 13,3 per cento. I contratti hanno raggiunto quota 476 con una crescita del 11,2 per cento rispetto al 2020. Sul podio l’ex provincia di Udine che si piazza al secondo posto in Italia con 218 imprese retiste ogni 10mila registrate in provincia. Ma anche le altre province si piazzano nella parte alta della classifica, consentendo alla regione di essere al primo posto in Italia.

La situazione

Il rapporto tra imprese in rete e sistema imprenditoriale locale in Fvg è di 199 imprese ogni 10mila registrate, che supera non di poco il Lazio (148 imprese) che occupa la seconda posizione. In Italia la media è 65. L’appartenenza alla rete ha aiutato le imprese retiste a fronteggiare gli effetti della pandemia, ma soprattutto la rete ha permesso ai singoli partner di sviluppare nuove competenze e migliorare la trasformazione tecnologica e digitale. Spostando l’analisi sulla propensione retista dei territori provinciali, il primato assoluto a livello nazionale spetta a Viterbo (316 imprese retiste ogni 10mila registrate in provincia), che divide il podio con Udine (218) e Pordenone (202). A seguire troviamo Gorizia al quarto posto (193) e Trieste che condivide la posizione con Siena (141). È quanto emerge dal terzo Rapporto dell'Osservatorio nazionale sulle reti d'impresa, a cui partecipano InfoCamere, RetImpresa (Confindustria) e il Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari Venezia.

I contratti di rete

In Friuli la maggior parte delle aggregazioni sono di tipo uniregionali (62 %) e unisettoriali. La maggior parte dei contratti di aggregazione hanno la forma del contratto di rete senza soggettività giuridica (90,1% in regione, mentre in Italia si attesta 85,1%). Si osserva in Fvg una netta prevalenza delle

Le microimprese rappresentano oltre la metà del totale delle imprese retiste. E si evidenzia come sia uno strumento particolarmente adatto alle start-up. Le reti tendono ad essere prevalentemente verticali e per istituzionalizzare relazioni pregresse. LE motivazioni principali per cui si costituiscono sono: accrescere il potere contrattuale, partecipare a bandi e appalti, fare attività di marketing congiunto, creare un brand di rete, condividere acquisti, sviluppare nuovi prodotti e nuovi processi, ridurre i costi di produzione e, infine, per esigenze di formazione.

Le dichiarazioni

“Il fenomeno delle reti – afferma Anna Mareschi Danieli, vicepresidente di Confindustria Udine con delega alle Reti d’impresa - ha fatto registrare una crescita costante anche nell'ultimo anno, collocando il FVG, anche questa volta trainato dalla performance della provincia di Udine, ai vertici della classifica nazionale per propensione retista. Un dato che conferma la resilienza del nostro sistema industriale e la validità di una formula di collaborazione tra aziende pensata proprio per un tessuto produttivo composto in prevalenza da piccole e medie imprese, che hanno bisogno di crescere. In questo contesto, la crisi ha reso ancora più evidente la validità del modello economico e giuridico fondato su una strategia di collaborazione fra imprese e di condivisione di obiettivi, strumenti e piani operativi ben definiti e monitorabili”.

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