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Economia

Azienda non paga l'anticipo sulla cassa integrazione, protestano i sindacati

Fiom-Cigl e Uilm contro le Acciaierie Venete Buia che, in un comunicato ai lavoratori, ha affermato la non volontà aziendale di anticipare il valore economico ai lavoratori

Braccio di ferro tra sindacati e azienda. Fiom-Cigl e Uilm, insieme alle rappresentanze sindacali unitarie, si scagliano contro la decisione di Acciaierie Venete Buia. L'azienda, in base a quanto diffuso dalle rappresentanze, ha comunicato ai lavoratori la non volontà aziendale di anticipare il valore economico della cassa integrazione ordinaria per il mancato accordo con il sindacato. "Oltre il danno, anche la beffa – spiegano le sigle –: Acciaierie Venete Buia ha sollevato un muro di insensibilità e poco rispetto per i propri collaboratori. Noi non ci siamo mai sottratti al confronto ed alla ricerca di tutte le soluzioni per garantire salario ai lavoratori. Avevamo proposto un’integrazione economica da concordare per poter sostenere le retribuzioni dei lavoratori. Non solo la risposta è stata negativa e non negoziabile da parte aziendale. Ma anche la palese indicazione che, in mancanza di accordo sindacale, l’azienda avrebbe richiesto il pagamento diretto delle giornate di cassa integrazione all’Inps, con i relativi tempi, indicando che non avrebbe anticipato la retribuzione ai lavoratori".  I segretari provinciali Giorgio Spelat di Uilm e David Bassi di Fiom affermano come l'azienda non sia in crisi, nemmeno in difficoltà economica e che arriva da “record di produzione negli anni passati".

La cassa integrazione dell'azienda di Buia è arrivata a 10 settimane per i 65 lavoratori nel 2022 e la previsione per fine anno si potrebbe attestare alle 14 settimane di effettivo utilizzo. "Si tratterebbe, quindi, con una penalizzazione economica importante per i lavoratori e per le loro famiglie". Spelat e Bassi assieme alle Rsu si attiveranno presso gli organi competenti in quanto prevedere un non pagamento della cassa integrazione ordinaria da parte di Acciaierie Venete Buia "risulta uno schiaffo ai collaboratori che hanno garantito negli anni risultati produttivi ed economici importanti. Lo stato di agitazione è già stato proclamato, si andrà in assemblea dai lavoratori ed assieme saranno intraprese tutte le iniziative a tutela della vertenza in atto".

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