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I professionisti friulani uniti contro le "false liberalizzazioni"

Giovedì primo marzo, in ogni capoluogo di provincia italiano, si discuterà dei provvedimenti del governo in materia. A Udine l'appuntamento è all'hotel Là di Moret. Dalle 10:30 alle 13 colegamento in diretta con Roma

Non una giornata di protesta, ma di proposta. Un appuntamento di informazione, necessaria a chiarire tanti, troppi luoghi comuni sul mondo degli ordini professionali. Non una Casta, sottolinea il presidente provinciale di Cup Federprofessionisti Udine Romeo La Pietra, «ma un insieme di settori vitali del mondo del lavoro che rendono un servizio alla comunità e alla crescita».

Anche Udine aderisce al Professional Day, la Giornata delle Professioni in programma giovedì 1 marzo in ogni capoluogo di provincia italiano: l’obiettivo è riunire professionisti di tutto il paese per testimoniare il valore sociale e il contributo delle professioni ordinistiche allo sviluppo della penisola. La sede scelta da Cup Federprofessionisti Udine è l’hotel Là di Moret di viale Tricesimo, dove si raduneranno numerose categorie che verranno collegate in diretta televisiva alla sede centrale della manifestazione, l’Auditorium della Conciliazione a Roma.

«In un momento storico in cui gli interventi legislativi stanno modificando il sistema nazionale delle professioni – sottolinea La Pietra – è indispensabile un confronto pubblico sulle prospettive di crescita del Paese e sul ruolo che gli oltre 2 milioni di iscritti agli ordini professionali italiani svolgono a supporto di cittadini, imprese e pubblico. Sono molteplici le attività demandate ai professionisti, che si pongono in posizione succedanea alla pubblica amministrazione».

In provincia di Udine i professionisti, tra iscritti a Cup Professionisti e altri, superano quota 12mila. «Verranno in tanti a ribadire l’importanza del loro lavoro, le competenze, la passione e l'impegno messi quotidianamente in campo. E a spiegare che quelle del governo non sono vere liberalizzazioni, non lo possono essere tenendo conto di due elementi chiave: da un lato le professioni sono già liberalizzate come testimoniano i numeri crescenti degli iscritti, tanto che nell’ultimo decennio si conta un milione di nuovi ingressi, con fortissima presenza degli under 45; dall’altro le tariffe, il governo dovrebbe saperlo, sono già state abolite 5 anni fa».

Una giornata, quella al Là di Moret, in cui si rifletterà anche sulla condizione dei giovani professionisti che vivono in modo precario la professione liberale. «Sarà l'occasione – prosegue il presidente provinciale di Cup Federprofessionisti – per ribadire le caratteristiche del sistema previdenziale dei liberi professionisti: un sistema che si alimenta da solo, con l'apporto esclusivo di ogni iscritto, senza alcuna forma di contributo o di finanziamento pubblico».

Le richieste e le proposte, che saranno oggetto di discussione durante i lavori, hanno lo scopo di creare un dialogo diretto e costruttivo con i rappresentanti della politica e delle istituzioni per giungere, in modo condiviso, alla riforma del sistema ordinistico che garantisce al Paese il 15% del Pil e fornisce occupazione a più di 4 milioni di lavoratori.
 
 

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