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Raccolta grano e orzo in regione: produzioni stabili e quotazioni elevate, ma languono i compratori

È partita la campagna raccolta cereali in Friuli Venezia Giulia. Con circa 20.000 ettari tra orzo e grano tenero si attende un raccolto attorno alle 100.000 tonnellate

Quest’anno il raccolto dei cereali autunnali sembra essere una buona notizia per gli agricoltori friulani. Infatti, se le incognite sulle produzioni di mais e soia sono tante a causa del perdurare della siccità soprattutto nella zona litoranea, le produzioni di grano ed orzo sono in linea con le medie degli anni passati. A questo si deve aggiungere quotazioni di mercato decisamente elevate che fanno ben sperare gli agricoltori. Lo sa bene il Consorzio Agrario del Friuli Venezia Giulia che con circa 30.000 tonnellate ammassate resta punto di riferimento su tutto il territorio.

Siamo già a buon punto – spiega Daniele Diamante Responsabile Commerciale del Consorzio Agrario - con l’orzo ormai ultimato ed il grano tenero che mostra buone produzioni e qualità soddisfacente, sano e senza tossine. Tutto ciò lo testiamo quotidianamente con controlli accurati su ogni consegna che entra nei nostri centri utilizzando i più moderni sistemi di controllo. Anche sul fronte delle coltivazioni biologiche l’annata è al momento molto buona”. Per quanto riguarda la crisi internazionale l’impatto in questo comparto "è notevole", come sottolinea Davide Bricchi direttore generale del Consorzio.

Nota è l’importanza di Ucraina e Russia tra i primi produttori mondiali di cereali ed il blocco delle esportazioni da questi paesi sta condizionando i mercati da tempo. Per quanto riguarda il grano tenero le quotazioni sono aumentate di oltre il 50% rispetto ad un anno fa ma, assistiamo ad un paradosso: pur mancando prodotto sui mercati la richiesta è molto bassa, anzi non si vedono compratori sul mercato. Il motivo è semplice mentre negli anni passati molti si accaparravano il prodotto durante il raccolto utilizzandolo poi nel corso di tutto l’anno, oggi le quotazioni elevatissime spingono alla prudenza, senza contare che gli impegni finanziari necessari per comprare grandi masse non sono per tutti. Pertanto chi deve comprare acquista poco prodotto per volta. L’invito agli agricoltori è di non eccedere nell’offerta soprattutto nelle prime settimane per evitare speculazioni al ribasso. Per quanto riguarda il futuro il Consorzio ha le idee chiare per sostenere le aziende agricole. “La nostra strategia – dichiara Bricchi - si muove su tre fronti: assistenza agronomica per trovare soluzioni innovative che rendano sempre più sostenibili le produzioni, ampliare la nostra rete di centri di raccolta al fine di offrire un servizio migliore agli agricoltori e costruire nuove filiere che valorizzino sempre di più le produzioni locali”.

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