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Poca neve in Friuli, ma gli albergatori alzano la testa: «Arrivi e presenze stabili»

Secondo la presidente regionale la montagna, in termini di arrivi e presenze, sembra non risentire delle condizioni climatiche avverse

Bilancio provvisorio dell'andamento turistico in regione per questo inizio di inverno, secondo Paola Schneider, presidente di Federalberghi FVG: "Arrivi e presenze stabili, rispetto all'anno scorso, in montagna. Turisti delle settimane bianche che provengono per la maggior parte da Repubblica Ceca, Croazia e Slovenia. Visto il clima relativamente 'mite' per l'inverno, quest'anno vengono privilegiate anche le visite alle città d'arte: Aquileia, Cividale, Trieste. Molti visitatori, in questi primi mesi invernali, anche a Sacile (Pn) con i suoi palazzi e le chiese, ed in altre città del Friuli Venezia Giulia meno note, ma comunque ricche di cose da vedere". 

"La prima parte d'inverno - continua Schneider -  per ora, non ha regalato molte precipitazioni nevose. Anche se, al momento, la montagna, in termini di arrivi e presenze, sembra non risentirne. I gruppi ed in special modo le famiglie con bambini, che ormai avevano prenotato, continuano ad arrivare. Poca neve, belle giornate, temperature non eccessivamente basse: non abbiamo assistito a disdette o tonfi in termini di arrivi e presenze. Penso che ci si debba abituare a queste particolari condizioni meteorologiche, oltre che adoperarci per organizzare attività che prevedono una certa scarsità di neve. Inutile negare che ci troviamo in un periodo storico in cui le condizioni del clima si stanno profondamente modificando, tanto che gli esperti prevedono una riduzione del 20% delle piogge, con un innalzamento delle temperature. Ovviamente, non è ancora chiaro se questa sia ormai una tendenza, o conseguenze di situazioni isolate nel tempo, certo è che, nell'incertezza, è bene predisporre un piano B, per non trovarsi poi impreparati".

Altro tema legato a doppio nodo al turismo in montagna, sono le Terme di Arta"E' garantito il servizio e l'apertura del complesso termale fino al 30 marzo. Indiscutibile è la preoccupazione per ciò che potrà accadere dopo" spiega Schneider che sottolinea invece un certo 'nuovo' entusiasmo da parte degli operatori in montagna. "Assistiamo ad una nuova progettualità. Sono diversi i giovani che hanno deciso di mettersi in gioco nel settore turistico ed alberghiero della nostra regione, creando maggior offerta in termini di servizi e ricettività in Carnia, come in Valcanale e nel Canal del Ferro. In tema di nuove infrastrutture: è dimostrazione di quanto detto, per esempio, la prossima realizzazione a Tarvisio, della tanto attesa piscina, aperta anche ai residenti, all'interno dell'Hotel Il Cervo; progetto già realizzato a Sauris dove la piscina e il centro benessere collegato, riscuotono successo sia da parte dei turisti che degli abitanti. Esiste inoltre la volontà di realizzare un altro impianto natatorio in montagna, a servizio di Malborghetto e Tarvisio, i rispettivi sindaci ne hanno cominciato a parlare. Fondamentali anche manifestazioni ed iniziative di cultura e folclore locale, come il Carnevale di Sauris che sta crescendo ogni anno, con un numero sempre maggiori di visitatori". 

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