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Presentata l’Agenda del Futuro per la Udine del 2024

Il progetto è interno a Friuli Future Forum, e prevede l'impegno di 18 Tavoli di lavoro formati da rappresentanti dei diversi settori d'interesse dell'economia e della società locali che, con il supporto dell'Università e il coordinamento scientifico dell'Ocse, produrranno idee, aspettative e progetti per il futuro di Udine e del suo territorio

Un progetto che coinvolgerà la comunità friulana, le sue istituzioni, la sua economia, imprese e cittadini in un processo con cui si definirà con metodo partecipativo quali azioni mettere in campo nei prossimi 10 anni, affinché Udine e il suo territorio possano diventare un luogo che costruisce sviluppo – il suo sviluppo – e migliora il proprio posizionamento, sia economico sia in termini di qualità della vita. Tutto questo, grazie alle idee, alle proposte e agli scenari che emergeranno da 18 Tavoli di lavoro, formati da ben 180 soggetti rappresentativi di una trentina di settori di interesse della comunità locale (rappresentanza non esaustiva, certo, ma ampiamente indicativa della nostra società), sotto la guida di esperti dell’Università di Udine e con il coordinamento scientifico complessivo dell’Ocse di Parigi.

Friuli Future Forum l’ha chiamato “Agenda del Futuro – Udine 2024” e sarà questa la prima delle tre declinazioni che FFF è pronto ad avviare quest’autunno. Sarà un progetto articolato e vedrà nuovamente impegnata una rete fittissima, a livello locale e internazionale. Da un lato, Regione Fvg e Comune di Udine sono diventati partner del progetto, promosso dalla Camera di Commercio, dalleassociazioni di categoria, dall’Università e da tantissime realtà che operano nell’economia locale (e ai 180 stakeholder coinvolti). Dall’altro, il partner internazionale, ossia l’Ocse di Parigi, curerà l’analisi e l’elaborazione delle idee e delle proposte per la Udine del prossimo decennio nate dai Tavoli di lavoro.

Il progetto “Agenda del futuro – Udine 2024”, parte integrante delle attività 2014 del Friuli Future Forum della Cciaa di Udine, è stato presentato in conferenza stampa stamattina lunedì 25 agosto, nella Sala Valduga della Camera di Commercio di Udine, con l’intervento del presidente Cciaa Giovanni Da Pozzo, con la presidente della Regione Debora Serracchiani, il magnifico rettore dell’Ateneo udineseAlberto Felice De Toni e l’assessore all’innovazione del Comune di Udine Gabriele Giacomini. Assieme a loro il project manager di Friuli Future Forum, Renato Quaglia.

«La presenza di tutti i partner istituzionali, con la Regione e il Comune di Udine, permettono al nostro percorso di trovare davvero compiutezza – commenta il presidente Da Pozzo –. Partiremo “dal basso”, con un metodo partecipativo che coinvolgerà soggetti rappresentativi della nostra economia e della nostra comunità nell’elaborazione di idee, proposte e scenari da sviluppare concretamente per dare un futuro di crescita alla Udine del 2024. Ma avendo al nostro fianco, come parte integrante del progetto, chi poi è chiamato a decidere le politiche di sviluppo, permette al nostro percorso di essere completo e dunque di essere realizzato, con il contributo di tutte le parti».

«Abbiamo voluto interpretare letteralmente il compito di cura dello sviluppo delle imprese e delle economie locali assegnato alle Camere di Commercio dalla legge», evidenzia il presidente Da Pozzo, spiegando le linee guida su cui si articolerà Friuli Future Forum quest’autunno, entro cui si inserirà proprio l’Agenda del Futuro. «A fronte di un esiguo contributo annuo (per ogni impresa il costo medio si aggira su poco più di 3 caffè al mese) le Camere di Commercio offrono un indispensabile sostegno a tutto il sistema produttivo, senza distinzioni di settore o dimensione – dice Da Pozzo –. Non solo servizi anagrafici o amministrativi, ma anche di azioni di promozione all’estero, di tutela dei marchi e brevetti, di supporto alla creazione di reti, di sostegno all’accesso al credito. Consapevole di quanto l’eccezionalità della crisi richieda eccezionali strumenti di intervento e di quanto la capacità di innovazione delle imprese sia elemento chiave per superare le criticità, la Cciaa di Udine ha aggiunto alle sue attività Friuli Future Forum, progetto speciale, incentivo alla cultura del cambiamento e dell’innovazione. Il confronto internazionale tra modelli produttivi, la conoscenza di esperienze diverse, la capacità di guardare oltre il presente per pre-vedere e prepararsi alle nuove sfide, la convinzione di poter tornare a essere soggetti attivi e partecipi del cambiamento sono alcune motivazioni su cui si è avviato Fff». Da Pozzo ricorda come Friuli Future Forum sia nato dall’analisi diretta, svolta sul campo, sulle attese ed esigenze del sistema imprenditoriale. «Con il 2014 Friuli Future Forum si sviluppa ulteriormente – aggiunge Da Pozzo –. Workshop su temi e con ospiti individuati insieme alle imprese e alle categorie si sono realizzati tra aprile e luglio, mentre l’hub www.friulifutureforum.com, in rete con altri mezzi di comunicazione camerali come Udine Economia, ha continuato e continuerà a dedicare costantemente spazio al racconto web, dando voce ad aziende del territorio, esperti, case history internazionali e locali di innovazione. Ora, per l’autunno, andiamo a cominciare un’ulteriore fase, che si snoda su tre grandi filoni».

Eccoli:

1) Friuli Future Forum promuove l’Agenda del Futuro - Udine 2024, produzione concreta e partecipata di un futuro per Udine e la sua area territoriale di prossimità nel decennio che si apre, progetto curato dall’OCSE (insieme alla Regione Fvg, al Comune di Udine e tutti gli attori principali del sistema produttivo, formativo, sociale e culturale della città e del suo territorio). (Questo progetto è presentato in conferenza stampa oggi, lunedì 25 agosto)
2) Friuli Future Forum è anche promotore di uno scenario di riconfigurazione del modello industriale e produttivo dell’area manifatturiera dell’udinese e del pordenonese (promosso dalle Camere di Commercio di Udine e di Pordenone, curato dall’Ocse e coordinato dalla prof. Chiara Mio, insieme alla Regione Fvg e coinvolgendo tutti gli attori principali del sistema produttivo del territorio(Questo progetto sarà invece presentato in conferenza stampa lunedì 1° settembre con la presenza dell’Assessore Regionale Bolzonello).
3) Il Future Forum, con esperti e istituti internazionali e nazionali a discutere dei temi più interessanti sul futuro, e in particolare i prossimi 15-20 anni, si ripeterà tra ottobre e novembre prossimi. E oltre che a Udine, per una settimana, in contemporanea, Future Forum di terrà anche a Napoli: il Forum Universale delle Culture ha chiamato la Cciaa di Udine per chiederle di organizzarlo, sui temi del forum napoletano. Esempio, questo, di come il modello FF udinese possa fare rete ed “esportare” il suo know how anche in altre città.

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