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Economia

Da Tolmezzo al Mozambico con il peperoncino carnico

Progetto di soliderietà per sviluppare le piccole economie di villaggio attraverso la valorizzazione delle risorse locali. Due volontari friulani aiuteranno i coltivatori nella produzione dell'alimento piccante

Pietro De Crignis e Marco Cattarinussi, due dei volontari carnici produttori di peperoncino piccante coltivato da una decina d’anni nel tolmezzino, sono partiti il 15 aprile scorso alla volta del Mozambico a sostegno del progetto ‘Kapezulu piri-piri la solidarietà si fa piccante'’ di Time For Africa, l’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale, attiva dal 2005 nel territorio regionale.

L’Obiettivo del progetto, cofinanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia è quello di sviluppare piccole economie di villaggio attraverso la valorizzazione delle risorse locali. Il peperoncino piccante, in questo caso è una delle risorse locali da tradurre in realtà economica e contribuire, in questo modo, allo sviluppo della comunità locale e della cooperativa di donne costituita allo scopo.

Una solidarietà 'piccante' che Tolmezzo è pronta ad offrire, come è emerso sabato scorso dall’incontro di presentazione dell’iniziativa presso il locale Circolo dei Sardi, una delle associazioni partner assieme all’amministrazione comunale, la Nuova Pro Loco, l’Ana, la Consulta Giovani, il Circolo Diurno Anziani. Presenti per Time For Africa il presidente Umberto Marin ed il volontario Pietro De Crignis.

Fino a qualche anno fa, la coltivazione del peperoncino era di tipo famigliare con un consumo circoscritto: oggi, invece, ci sono i presupposti per valorizzare la produzione su larga scala – tante le richieste di esportazione - con conseguenti benefici economici e sociali per i produttori e le comunità.

La Nuova Pro Loco Tolmezzo si è detta disponibile a valutare la fattibilità ad occuparsi delle procedure per ottenere la De.Co sul prodotto, ovvero la Denominazione Comunale di Origine, per poi coinvolgere  l’amministrazione comunale al fine di valorizzare il peperoncino e renderlo un simbolo della città.

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