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Ossigeno per le Pmi: in arrivo 2,5 miliardi di liquidità alle aziende

Dal 31 marzo la possibilità per le micro, piccole e medie imprese di accedere ai finanziamenti agevolati per investimenti in beni strumentali, hardware, software, tecnologia, per un ammontare di 2,5 miliardi di euro e un contributo complessivo in conto interessi di oltre 200 milioni di euro.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di UdineToday

Sono quasi 100 mila le imprese del Friuli Venezia Giulia, di cui oltre 45 mila nel solo territorio udinese, che potranno beneficiare di una boccata di ossigeno attraverso la liquidità erogata grazie alla c.d. Sabatini Bis, introdotta con il Decreto del Fare, secondo cui dal 31 marzo fino al 31 dicembre 2016 sarà possibile presentare le domande di accesso ai finanziamenti per gli investimenti in beni strumentali, attraverso l'acquisto o il leasing.

La Cassa Depositi e Prestiti (cdp) nazionale ha istituito un plafond di 2,5 miliardi di euro, incrementabile fino a 5 miliardi con futuri provvedimenti, da cui gli intermediari finanziari e le banche potranno attingere le risorse da mettere a disposizione delle PMI che intendono effettuare investimenti, anche attraverso la formula del leasing, in impianti e beni strumentali nuovi ad uso produttivo, nonché in hardware, software e tecnologie digitali per la loro attività. Lo Stato erogherà un contributo sugli interessi a carico delle PMI, mettendo a disposizione per il 2014-2021 quasi 200 milioni di euro.

"A fine gennaio si è chiuso il bando per gli investimenti in innovazione alla imprese udinesi - Osserva Lorenzo Sirch, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Udine - ora questa nuova opportunità per le PMI permette una iniezione di liquidità alle aziende che potranno anche beneficiare dei vantaggi previsti dal fondo di garanzia per le PMI per l'80% dell'importo finanziabile, evitando di prestare su questa quota garanzie reali, assicurative o bancarie."

Per accedere ai finanziamenti è necessario essere una micro, piccola, media impresa di tutti i settori produttivi, compresi agricoltura e pesca, con esclusione delle imprese che operano nella industria carboniera, nelle attività finanziarie e assicurative, nella fabbricazione di prodotti di imitazione o di sostituzione del latte o dei suoi derivati.

"La reale possibilità di accedere ai finanziamenti - continua Sirch - dipenderà dall'ottenimento di un finanziamento da parte di una banca aderente all'apposita Convenzione stipulata tra il MISE, l'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e la Cassa Depositi e Presiti (CDP) ed il finanziamento potrà coprire il 100% dell'investimento."

I requisiti di ammissione al finanziamento: avere sede operativa in Italia; essere regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese; essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali; non aver ricevuto e non rimborsato aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; non essere in condizioni di difficoltà.

Il finanziamento potrà essere erogato per il 100% dell'importo come finanziamento unico, anche per diversi acquisti, con una durata massima di 5 anni dalla data di stipula del contratto per l'acquisto, anche attraverso la formula del leasing, con un minimo di 20mila euro ed un massimo di 2 milioni di euro per ciascuna impresa per: macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature, nuovi di fabbrica ad uso produttivo; hardware, software e tecnologie digitali.

"C'è da augurarsi che le imprese decidano di effettuare gli investimenti soprattutto nell'ambito delle nuove tecnologie - continua Sirch - considerato che dall'analisi del quadro di valutazione degli Stati membri e delle singole regioni, realizzato dalla Commissione Europea sull'innovazione, emerge che l'Italia è al 14esimo posto, preceduta dalla Slovenia, e che nel confronto tra regioni il Friuli Venezia Giulia è una delle 3 Regioni Italiane, assieme a Piemonte ed Emilia Romagna che cercano di tenere il passo dei Paesi europei leader in innovazione."

A parziale copertura dell'interesse ci sarà un contributo in conto interessi, concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ammonta all'importo calcolato al tasso di interesse del 2,75% sulla somma finanziata concedibile entro i limiti previsti dalla normativa comunitaria.

La presentazione delle domande sarà possibile a partire dal 30 marzo 2014 ed in particolare per la concessione del contributo in conto interessi, le imprese interessate, dovranno presentare all'istituto che eroga il finanziamento la domanda di accesso al contributo secondo il modello che sarà reso disponibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico dal 10 marzo, allegando un'autodichiarazione sui propri requisiti e sugli investimenti.

"La cassa depositi e prestiti ha messo a disposizione un plafond per cui l'accessibilità al contributo in conto interessi- prosegue Sirch - dipenderà sia dalla velocità con cui gli istituti di credito erogheranno il finanziamento, sia dalle tempistiche di concessione del fondo di garanzia, qualora richiesto, in questo senso è importante che le imprese si facciano assistere da professionisti esperti nella presentazione della domanda, nella gestione della relazione con la banca e nella valutazione dell'impatto fiscale dell'operazione."

Le domande dopo la verifica sono trasmesse alla Cassa Depositi e prestiti che prenoterà il contributo entro 30 giorni e la trasmette l'elenco al Ministero il quale, di nuovo entro 30 giorni, emetterà il provvedimento di concessione dell'agevolazione.

Il finanziamento deve essere interamente utilizzato per l'acquisto, o l'acquisizione in leasing finanziario, di macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo; hardware, software e tecnologie digitali, (classificabili nelle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell'attivo di Stato patrimoniale.) L'acquisto deve avvenire in data successiva alla data della domanda di accesso ai contributi, ovvero entro il termine previsto negli specifici regolamenti, entro il periodo di preammortamento o di prelocazione, della durata massima di 12 mesi dalla data di stipula del finanziamento.

Sono esclusi dall'agevolazione: i costi relativi a commesse interne, le spese relative a macchinari, impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento, le spese relative a imposte, tasse e scorte, i costi relativi al contratto di finanziamento, i singoli beni sotto i 500 euro (Iva esclusa).

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